Il concerto di Paky a Rozzano non era abusivo

Voleva fare un concerto abusivo a Rozzano Paky. Portare nel suo quartiere la sua musica. Ma ormai non è più uno dei tanti ragazzi di Rozzano, non ha più bisogno di fare qualcosa di abusivo. Oggi è uno dei giovani rapper più acclamati della scena e ha un’etichetta e uno staff alle spalle in grado di organizzare per lui un mega concerto nella sua Rozzano, tra i suoi palazzoni.

Niente di abusivo quello che è andato in scena ieri sera tra i palazzoni di via Mimose a Rozzano. E proprio sui tetti di quei palazzi, tra i balconi con i residenti affacciati, i garage e gli androni delle palazzine, è stato allestito il palco che ha ospitato il concerto di Paky. Lì, in quella cornice nella quale è cresciuto e che fa anche da sfondo alla sua musica.

Nessuno scenario sarebbe stato più opportuno per Paky.

Un mega schermo, tanti amici, una folla pazzesca, ospiti come Guè, Shiva e Geolier, le immagini di Paky che scorrono sulle facciate dei palazzi circostanti e i fuochi d’artificio.

Non un concerto abusivo. Ma una grande festa.

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