Cosa si scrive negli ABOUT? Ciao, sono Valeria Balestrieri, ho 37 anni e Rebel Mag è il mio blog? Un po’ quello che si dice alle riunioni degli alcolisti anonimi. Non che le abbia mai frequentate eh, ma le ho viste in parecchi film.
Oppure bisogna essere più istituzionali e scrivere qualcosa del tipo Rebel Mag nasce a febbraio 2018 da un’idea di Valeria Balestrieri?
Non lo so e questa credo sia la pagina più ardua che abbia mai scritto, un po’ come quando scrivi il tuo primo curriculum vitae e non sai cosa metterci dentro in quelle competenze acquisite. Va bene scrivere che nel mio lavoro ho imparato a fare le fotocopie e il caffè? O dovrei scrivere qualcosa di più forbito?
Se vuoi sapere cosa sia Rebel Mag, ti rispondo che è il mio blog. Un giorno, a febbraio del 2018, ho deciso che ero stanca di lavorare per altri o scrivere gratis per altri e mi sono detta “se devo scrivere gratis, lo faccio per me stessa”. Ho studiato tutt’altro, Lingue, figurati, ho frequentato due master allo IED perché volevo lavorare nella moda. E ci sono riuscita. Ben dieci lunghi anni in uffici stampa. Ricordo che quando ero lì avrei voluto essere una redattrice di Cosmopolitan, poi il capo di Prada e poi ho capito che se non hai conoscenze non vai da nessuna parte. In sostanza, la verità è che non mi trovavo a mio agio in quel mondo, non era il mio. Io ero la Sancarlina degli anni ’90 cresciuta a Milano che ascoltava di nascosto la musica rap e che ogni pomeriggio passava da Fiorucci in San Babila e poi a gurdare il Muretto di Milano, dove l’hip hop cresceva e si sviluppava. Dove ragazzi, molto diversi da me, facevano freestyle e breakdance e ne ero affascinata.
Il rap mi ha sempre accompagnata, fin da bambina. Da quando a 9 anni ho abbandonato Cristina D’Avena per la prima cassetta di Jovanotti. È sempre stata la colonna sonora della mia vita. Così, quando ho detto addio alla moda, ho iniziato a scrivere. Di moda. Non era proprio un addio, piuttosto un passare dall’altra parte. Un giorno ho scritto un articolo su come l’hip hop e la strada avessero influenzato la moda e gli stilisti. Il magazine per cui scrivevo non l’ha voluto pubblicare, non era in linea con loro. Allora l’ho proposto a uno che si occupava di rap ed è piaciuto. L’hanno pubblicato e ho iniziato a scrivere per loro. Ma con il passare del tempo mi stava stretto scrivere per altri. Volevo dire la mia. Volevo essere indipendente. Dare fastidio senza dover far ricadere il peso delle mie parole sugli altri. Volevo essere libera di scrivere esattamente quello che volevo scrivere. E soprattutto non mi piaceva che in un magazine ci fossero idee così contrastanti tra loro. Ho preso coraggio e, dopo non aver dormito per settimane intere, ho creato Rebel Mag. Un bel salto nel vuoto. E senza paracadute. Ero solo io, una pagina WordPress, una Instagram con 0 followers e le mie idee.
Era quello che volevo. Ma faceva paura. La fortuna è stata che ero già inserita in questo mondo e non ho fatto fatica ad avere contatti o altro. Mi conoscevano già, ma non sapevano che Rebel Mag voleva essere un blog controcorrente, volutamente provocatorio e che non avrei mai scritto qualcosa per accontentare qualcuno. Era esattamente il mio obiettivo. L’ho raggiunto? Non credo. Non dico che l’essermi imbattuta in questa avventura sia stata una scelta facile. Sicuramente incosciente. Non avevo idea di cosa volesse dire gestire un sito, i social network, scrivere articoli, mantenere rapporti con gli uffici stampa e i management degli artisti e che fare tutto da sola non sarebbe stato un gioco da ragazzi. A volte devi prendere decisioni e le prendi da sola, sulla tua pelle, se ci penso ho paura, ma sono un’incosciente e una ribelle da sempre, quindi non ci penso. E scrivo, incosalevole e stupita del fatto che la gente mi legga. Ma, anche se ci ho messo tanti anni, oggi posso dire che scrivere è l’unica cosa che voglio fare nella vita. Non passa giorno senza che io scriva qualcosa. Non credo di essere brava, né tantomeno capace, ma sto facendo esattamente quello che volevo fare. E se leggendo le mie parole ti faccio pensare o incazzare o ridere, allora ho raggiunto un piccolo obiettivo.
Rebel Mag sono io, Rebel Mag è Valeria Balestrieri e nessun altro. E alla fine, senza falsa modestia, sono l’unica blogger donna che scrive di rap in Italia.