X2VR di Sfera Ebbasta – la recensione di Rebel
“Ora mi vuoi come prima e manco mi conosci” dice Sfera in Ciao Bella, ma chi è Sfera? Quello di Tran Tran, quello di Ciny, o quello di VDLC?
Perché ascoltando X2VR arrivi a pensare che forse non hai capito un cazzo di chi sia veramente Sfera. Un po’ come se, da dopo Sfera Ebbasta, fosse diventato un artista cazzuto, quello che fa le mega hit, quello che scrive un’altra strofa corta e si porta a casa un altro disco di platino, così, quasi per inerzia, ma che alla fine dice sempre le stesse cose e, anche se le ha sempre dette bene, ogni volta che mettevi in play un suo nuovo disco o singolo sapevi perfettamente cosa ci avresti trovato. Ma questa volta no. X2VR è una mega sorpresa. Dove sei stato Sfera per tutto questo tempo? Ci hai trollati tutti facendoci credere che non sapevi scrivere e che i tuoi racconti erano più che altro monotemaci? Oppure volevi solo diventare quello che sei, il trap king, fare i soldi e poi metterti a fare le cose per bene?
“Ho finito le skills, non sono più fresco”. Lo ha scritto Sfera in una chat, sicuramente prima dell’uscita del disco, dove si percepiva appieno la sua insicurezza. E fa strano pensare a Sfera insicuro, che scrive “senti il disco, non c’è una hit”, perché Sfera è sempre stato sicuro, o almeno così si è sempre mostrato e soprattutto è sempre stato un hit maker.
Quindi è vero che in X2VR non ci sono hit?
Sfera non è più fresco?
No e no. Ci sono le hit, una su tutte G63 con Lazza e Shiva, dove Shiva poteva sbattersi un po’ di più e c’è Ciao Bella con Anna, che ha tirato fuori una mega strofa. Ma c’è anche 3uphon con un thasup spettacolare e un Tony Effe, che, vabbè, è Tony Effe.
Per il resto sai cosa c’è? C’è uno Sfera come non lo sentivamo da XDVR, ma neanche, c’è uno Sfera come non lo avevamo mai sentito prima. C’è Sfera che scrive benissimo, perché al di là di tutto, ogni testo del disco è scritto davvero bene. C’è Sfera che forse per la prima volta ti fa entrare davvero nel suo viaggio, nel viaggio di un ragazzino che non aveva nulla. Cresciuto senza un padre con le difficoltà che questo comporta, in periferia in mezzo ai palazzoni, senza una stabilità economica, un ragazzino che aveva dei sogni, che ascoltava il rap e i Dogo e che, sbattendosi, perché questo Sfera lo dice spesso, “devi sbatterti per fare i soldi e cambiare la tua vita”, non solo è diventato famoso facendo questa musica, non solo è riuscito a trasformare il suo sogno in realtà, ma oggi riesce a rendere omaggio a questo genere musicale nel modo giusto. E lo fa in VDLC, dove rende omaggio a uno dei brani più iconici dei Club Dogo. E allora pensi, al di là dell’essere famoso e ricco, ti immagini cosa possa rappresentare questo per quel ragazzino cresciuto ascoltando il rap? Che emozione deve essere. In questo brano oltretutto Sfera va oltre. A parte gli scratch, che forse era l’ultima cosa che mi sarei aspettata di sentire in un disco di Sfera, ci fa vedere come si fanno i remix, che non sono un copia incolla della linea melodica originale, ma più che altro il saper dare nuova vita a un classico, aggiungendo qualcosa di tuo.
Ci sono tracce in questo disco che non mi sarei mai aspettata da Sfera. Non avrei mai creduto di potermi emozionare con Momenti no con Tedua, con Fragile e con 15 Piani con Marracash. Non avrei mai pensato di entrare davvero nel viaggio di Sfera e che avrebbe potuto parlare anche per me, che sono cresciuta ascoltando i Dogo, forse come lui e che sentivo che loro mi parlavano e capivano come nessuno aveva mai fatto prima e ora immaginati il mio stupore nello scoprire che anche Sfera Ebbasta è riuscito a farlo. Proprio Sfera, che finora, mi ha sempre per lo più divertita con le sue hit, tutte da cantare, da ballare, ma spesso e volentieri senza impegno, senza entrare nello specifico, con quel suo modo di scrivere semplice, diretto e scarno, con il quale ha rivoluzionato questo genere musicale, ma che spesso poteva risultare incompleto o superficiale. E invece stavolta, mi sono sentita coinvolta, mi ha emozionata, mi ha fatto scendere una lacrima, mi ha resa partecipe del suo viaggio e anche ascoltando brani come Milano Bene e Gol ho pensato “ma in tutti questi anni dov’è stato Sfera? Cos’ha fatto? Sono io che non l’ho capito prima? Oppure è lui che è maturato e cresciuto?”
Ho letto diversi commenti su X2VR, c’è chi dice che sia il miglior disco di Sfera e chi il peggiore. Ancora una volta Sfera divide, lo ha sempre fatto e forse lo farà sempre, ma ancora una volta i numeri gli danno ragione. E se parliamo di numeri X2VR è il disco più ascoltato di sempre su Spotify in Italia nelle prime 24 ore. Del resto Sfera è quel tipo di artista che, anche se non pubblica un disco, è il più ascoltato in Italia nel 2022 e, anche se è sulla scena solo da 8 anni anni, è il più ascoltato degli ultimi 10 anni.
Quindi la gente lo ascolta, molti lo criticano, molti lo schifano, ma lui fa sempre centro. Con questo disco avrebbe potuto seguire le orme internazionali di Famoso, tirare fuori le sue mega hit, raccontarci ancora una volta che ha le scarpe nuove, che prima mangiava pasta in bianco e ora viaggia sui jet privati e che con un Moncler non sente più freddo, ma ha voluto tornare alle origini, al suo primo progetto. Mossa azzardata, se pensiamo a cosa abbia rappresentato XDVR, ma vincente.
X2VR non è un disco in pieno stile Sfera, è il disco che non ti aspetti da Sfera, che forse per la prima volta deluderà alcuni dei suoi fan più giovani, perché è un disco dove Sfera è semplicemente meno Sfera e più Gionata. È intimo, scritto davvero bene, con delle produzioni pazzesche, e nel quale la persona si mischia con il personaggio, diventando un tutt’uno, ma anche sapendosi alternare perfettamente. A volte senti Sfera e altre Gionata.
X2VR è a tutti gli effetti un gran disco, uno di quelli che verranno usati come metro di paragone, della serie “quando fai un altro disco come X2VR?” o “perché non torni quello di X2VR?”
E soprattutto può essere tranquillamente considerato il disco dell’anno, non solo per i numeri da capogiro che fa e continuerà a fare, ma per quello che ha rappresentato Sfera finora.
Perché, se parliamo di rap, ti aspetti che Guè faccia un disco rap con i controcazzi, così come te lo aspetti da Salmo e Noyz, ma te lo aspetti meno da Sfera, che questa volta ha messo tutti a tacere. Si può dire quello che si vuole, ma non che X2VR non sia un ottimo progetto.