Sensazione Ultra di Ghali – la recensione di Rebel
Sensazione Ultra avrebbe potuto essere la pubblicità dei preservativi (cit. Arcade Boyz) e invece è il nuovo disco di Ghali. Il terzo, che arriva a due anni da DNA e che rispetto a DNA ha un livello di produzioni e suoni decisamente superiore.
Appurato che Sensazione Ultra non parla di un preservativo, si può dire che sia un viaggio quello che fa Ghali in questo disco, un viaggio che vale davvero la pena ascoltare dalla prima all’ultima traccia, tanto sono solo 12 e alla fine scorrono in fretta.
Un viaggio tra le sue radici tunisine, l’Italia e la Francia. Non a caso il disco si apre con Bayna alla cui produzione ha lavorato un producer africano e che ci porta proprio nei suoni arabi, un po’ dance, un po’ club, con un Ghali che per la prima volta canta in arabo. E non a caso tre dei 5 featuring hanno origini africane: Axell, Digital Astro e Baby Gang. È forte l’attaccamento alle sue origini e per la prima volta lo si respira appieno nei suoni e nei testi. Soprattutto in Drari, Peter Parker e Moon Rage emerge proprio la difficoltà di essere stranieri e di farsi accettare in un Paese che non è il proprio. Difficoltà che Ghali ha vissuto sulla sua pelle e che nel corso della sua carriera aveva già provato a raccontare, ma forse il momento non era dei migliori, o forse parlava a un pubblico che non lo poteva comprendere appieno.
Le origini di Ghali emergono anche in Walo e Wallah, altri due brani fortemente ispirati alla cultura araba.
In questo viaggio trovano spazio anche rime e ritmi decisamente più pop, rap e hit che sono perfette per le radio e per l’estate. Come Fortuna, che ha un sound anni ‘80 e Pare con Madame dove si sente anche la voce di Massimo Pericolo, e che a mani basse può essere considerata la hit del disco. E Free Solo, che è un brano in perfetto stile Ghali, prodotto tra l’altro da un producer emergente che ha vinto il contest Ghali Type Beat e che alla fine si è ritrovato anche Marracash sulla sua produzione.
Ghali in Sensazione Ultra ha dimostrato di saper lavorare in modo meticoloso alla musica e soprattutto al suono, portando un mix davvero interessante e facilmente riconducibile a lui. Ed è proprio la parte sonora insieme alla contaminazione di generi e culture il punto forte del disco, che ci fa conoscere e scoprire suoni diversi e nel quale emerge un Ghali che ha deciso di puntare sulle sue origini non come un elemento di diversità, ma come una qualità e un mondo da cui poter trarre grande ispirazione. E in questo Ghali è stato davvero bravo, perché ha unito suoni e lingue. Non a caso in Sensazione Ultra si mischiano italiano, inglese, francese e arabo, mondi diversi e culture diverse unite in modo eterogeneo all’interno delle 12 tracce che compongono Sensazione Ultra.