Rondodasosa ha fatto scena muta al suo concerto a Cervia per protesta

Sabato (3 settembre) Rondodasosa si è esibito all’Indie Club di Cervia.

La sua è stata un’esibizione decisamente chiacchierata e atipica. Rondo è salito sul palco e non ha cantato neanche mezza strofa. È rimasto in silenzio tutto il tempo. Scena muta. E se ne è andato in silenzio senza dire neanche una parola al suo pubblico.

Sono molti i video che hanno immortalato la scena e che girano sui social, molti dei quali accompagnati da commenti ironici e scocciati. Del resto, chi non si scoccerebbe se avesse pagato per andare a un concerto e il cantante non avesse spiccicato parola per tutto il tempo.

Ovviamente i presenti non erano a conoscenza del motivo che ha portato Rondo a fare scena muta. Lui stesso ha spiegato, nelle sue IG stories, di averlo fatto per protesta, perché i gestori del locale non hanno fatto entrare diversi ragazzi di origine straniera.

“IN QUESTA LISTA CI SONO TUTTI I NOMI DEI RAGAZZI A CUI E’ STATA ANNULLATA LA PRENOTAZIONE DEL BIGLIETTO PER IL MIO CONCERTO DI STASERA.

SE NOTATE TUTTI I PRESENTI IN QUESTA LISTA SONO SOLO RAGAZZI STRANIERI, LA SELEZIONE E’ STATA FATTA ESCLUSIVAMENTE IN BASE ALLA ETNIA. IO CAPISCO LE QUESTIONI DI SICUREZZA PER LA REGIONE IN CUI CI TROVIAMO E I SUOI PRECEDENTI, NON VOGLIO

ASSOLUTAMENTE METTERE IN DISCUSSIONE I FATTI ACCADUTI, MA PER ME NON E’ IL MODO GIUSTO DI FARE UNA SELEZIONE. LA SELEZIONE NON VA FATTA IN BASE ALL’ETNIA.

AUMENTATE LA SICUREZZA, CI SONO MILLE MODI PER AVERE UN LOCALE SICURO, FATE I CONTROLLI MA NON TOGLIETE IL DIVERTIMENTO A RAGAZZI CHE NON HANNO NESSUNA COLPA. È MEGLIO CHE SI VENGANO A DIVERTIRE PIUTTOSTO CHE FINISCANO IN STRADA A DELINQUERE NON TROVATE?

E’ SURREALE CHE NEL 2022 SE HAI UN COGNOME STRANIERO NON PUOI ANDARTI A DIVERTIRE IN UN LOCALE.

PROBABILMENTE STARÒ ANTIPATICO DOPO QUESTA COSA, MA È CONTRO LA MIA PERSONA. NON VOGLIO CREARE CASINI AI LOCALI, NON È MIA INTENZIONE, E CAPISCO CHE PER COLPA DI ALCUNI SOGGETTI STUPIDI, ORA ALTRI STRANIERI DEVONO PRENDERE LA COLPA”.

Esattamente la stessa cosa che è capitata a Yassine, un ragazzo di origine marocchina, che a fine luglio mi aveva raccontato di essere stato rimbalzato da un locale di Jesolo proprio a causa delle sue origini.

Soprattutto in Emilia Romagna, a causa dei numerosi episodi di violenza e risse, che si sono verificate con protagonisti ragazzi italiani di seconda generazione, è prassi vietare l’ingresso a chiunque sia di origine marocchina e tunisina.

È una scelta volta a garantire la sicurezza, ma è anche una scelta che discrimina completamente alcuni ragazzi solo per le loro origini, perché alla fine il buono e il cattivo esiste in tutte le etnie e basterebbe aumentare la sicurezza all’interno dei locali, fare controlli più severi all’ingresso, o, se proprio la scelta è quella di non consentire l’ingresso a ragazzi di origine marocchina, scriverlo all’esterno del locale.

Così facendo si evitano incomprensioni e tali ragazzi evitano di spendere soldi per comprare una prevendita e poi vedersi rimbalzare.

Rondo non ci sta. Non vuole che i ragazzi vengano discriminati per questo e in parte ha ragione, ma non cantare e mancare di rispetto ai tanti che hanno pagato per vederlo non è stata di certo la mossa più azzeccata, nonostante la protesta sia più che comprensibile. Ma ci sono modi e modi per protestare e il suo è stato alquanto discutibile. Forse la cosa migliore sarebbe stata pubblicata prendere il microfono, esprimere la sua posizione a voce alta e poi esibirsi.

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