Lorenzza è davvero una truffa?
Lorenzza è sicuramente il personaggio del momento. Tutti ne parlano, ne sparlano e cercano di farsi un’idea su di lei. È arrivata dal nulla, zero gavetta, zero singoli, zero videoclip su YouTube che abbiano potuto in qualche modo presentarci questo nuovo fenomeno musicale. Arriva il 13 novembre, dopo qualche freestyle pubblicato sui social e con zero ascoltatori mensili su Spotify, con un album A Lorenzza. 10 tracce e i featuring di Rkomi e Nayt. Già questo ha fatto discutere parecchio, ma diciamolo, con tutto il rispetto, sono Rkomi e Nayt, non Marra e Guè. Comunque per una signorina nessuno è già una buona cosa. In sei giorni è passata praticamente dal non avere un profilo Spotify ad avere 116.759 ascoltatori mensili.
Sfera l’ha spinta nelle storie su Instagram, facendo crescere l’interesse nei suoi confronti, cosa che se vogliamo non ha fatto neanche per l’uscita di Goblin del suo amico Drefgold. Le pagine Instagram scrivono di lei, a pagamento si intende, Spotify la propsa pure su Instagram, il pubblico si divide “è un industry plant”, “ha talento spacca”.
Si dice che abbia firmato un contratto da 100k con Sugar e subito viene spinta a destra e a manca come se fosse la nuova Cardi B.
Forse ci fa storcere il naso il fatto che sia arrivata come un fulmine a ciel sereno, senza numeri, senza che nessuno sapesse della sua esistenza. Lei arriva così, con un Ep e boom tutti parlano di lei.
Che sia un industry plant non ci sono dubbi, ma si può farle una colpa? Chi, a suo posto, senza numeri, senza nulla, avrebbe rifiutato un contratto discografico e la possibilità di diventare una star? E poi sarà Lorenzza l’unico industry plant al mondo? O l’unico nel rap? Di fatto tutti gli artisti a un certo punto diventano prodotti dell’industria, del resto chi fa musica non la fa solo per il piacere di farla, se no se ne starebbe chiuso in cameretta o in un garage ammuffito a farla, se fai musica vuoi anche vivere di musica e guadagnare dalla musica. E chi lavora nella musica, major, etichette, ecc, vogliono guadagnare dagli artisti. È normale. Che poi li spremano come dei limoni, o spesso gli facciano fare scelte artistiche sbagliate, o li accantonino quando non possono più spremerli, beh fa parte del gioco.
“Tutto questo schifo non fa altro che rovinarle la reputazione sin dall’inizio e a me, personalmente, non viene minimamente la voglia di supportare una persona che entra in scena in questo modo.
Mossa veramente disgustosa e che non fa altro che ricordarmi perché, effettivamente, il rap italiano sta perdendo credibilità”.
“fuck la tua gavetta” grazie Lorenza, per avermi fatto capire cosa sto sbagliando”.
“Non è difficile avere un parere su di lei. È che lei è al 99,9% il frutto di un piano ben strutturato. Non esiste al mondo che una persona sbuchi totalmente a caso e senza aver pubblicato nulla di ufficiale stia già ovunque e stia per far uscire un EP con dei nomi importanti nei feat. Da aggiungere poi che…boh, nel senso: non ha niente di nuovo, testi vuoti come al solito, non ha uno stile originale…ha un Flow decente, ma manco un Flow di un altro universo”.
Sono solo alcuni dei commenti che ho letto su Instagram in questi giorni e di fatto quello che dà fastidio è che Lorenzza sia arrivata dal nulla e sia stata spinta in un modo così palese.
C’è anche chi l’ha paragonata a Blanco, ma c’è da dire che Blanco, sì che è stato spinto all’inverosimile perché l’etichetta aveva puntato tutto su di lui, ma prima di arrivare con un disco, ha pubblicato singoli su singoli, video, ha fatto collaborazioni, è stato spinto sì, ma nel frattempo si è fatto anche conoscere.
Cosa simile era successa ad Anna, ma Anna era uscita da sola con Bando, che è diventata una hit senza spinte da nessuno. Ricordo che nel 2020, quando uscì Bando, la suonavano ovunque nei club, poi ha firmato un contratto e ce ne ha messo di tempo per crearsi un suo pubblico, che comunque oggi va ai suoi concerti. Sicuramente ha contribuito il fatto che abbia collaborato con tutti i big della scena, che l’hanno sempre supportata, è stato fatto un buon lavoro su di lei, ma non è arrivata dal nulla, quantomeno è arrivata con una hit tutta sua.
Lorenzza ha una hit?
Qualcuno ha davvero ascoltato il suo disco? Oppure è solo un fenomeno social?
Perché alla fine oggi si diventa famosi per le cose più assurde sui social, quindi perché non far diventare famosa questa ragazza italo brasiliana classe 2002? Alla fine un po’ di donne ci servono nella scena…
Eppure io ho ascoltato il suo Ep, A Lorenzza, e posso dire che, nonostante sia ovviamente acerba, non è per niente male. Suona bene, ha un flow interessante, i testi non sono granché ok, ma quanti artisti nella scena rap con milioni di stream e un seguito pazzesco fanno musica mediocre?
Lorenzza sarà anche un industry plant, ma ha le basi per spaccare.
Lorenzza è una truffa?
È solo un prodotto creato a tavolino senza talento? E se anche fosse? Non sono forse i Sex Pistols la truffa più bella della storia della musica? Un gruppo che alla fine è un qualcosa di mitologico, che sembra essere molto lontano da noi oggi, ma di fatto è stata la prima gigantesca operazione di marketing della storia della musica. Se pensiamo ai Sex Pistols su una cosa siamo tutti d’accordo: non esiste in tutta la storia del rock, ma oserei azzardare della musica in generale, un’altra band che possa vantare una fama di tale calibro pur con così poco materiale e senza un grande talento artistico. I Sex Pistols hanno pubblicato ufficialmente solo quattro singoli e un album considerato una vera e propria pietra miliare, per il resto, poche altre registrazioni, tra cui alcune cover, presenti in una sterminata galassia di raccolte postume, live album e bootleg. Ma sono la STORIA. Cantavano e suonavano male, ma ancora una volta sono la STORIA.
Non sappiamo se Lorenzza farà la storia o arriverà a fine 2025, artisticamente parlando si intende , ma sicuramente è un’operazione di marketing che per ora ha ottenuto l’effetto desiderato: far parlare e poi si vedrà. Alla fine chi ci perderà, se dovesse andare male sarà solo lei, che, per come stanno le cose ora, dovrà fare un po’ come quelli che vengono raccomandati sul lavoro lavorare il doppio per dimostrare di essere capace, se non dovesse esserlo, amen almeno ha avuto un’opportunità.