
La pagella delle uscite settimanali
5 a Finché non arriva la bella vita di Artie 5ive
Il vero culo di Artie 5ive è stato quello di collaborare con Rondodasosa, da lì in poi il suo nome ha iniziato a girare sempre di più, fino a diventare uno degli emergenti su cui puntare. L’ennesimo ragazzo giovane, che viene dal quartiere, con origini straniere e che parla di strada. Niente di nuovo, insomma, ma Artie 5ive ha un qualcosa che ti fa pensare “forse questo ragazzo ce la può fare”. Non so dirti cosa, è una sensazione. Il nuovo singolo non è malvagio, le strofe, nonostante gli argomenti siano triti e ritriti, non sono da buttare, il ritornello invece è la classica mazzata sulle palle (per chi le ha), della serie ferma tutto, non si può sentire.

6.5 a Seconda Generazione di Baby Gang
Non male per niente Baby Gang… devo dire che ultimamente è davvero migliorato. Mi ha colpito il fatto che nel nuovo brano abbia usato un beat mega hip hop con tanto di scratch e che abbia più la struttura di un freestyle che di un singolo vero e proprio. Di cose da dire a questo punto Baby Gang ne ha parecchie e per fortuna si discostano un po’ da quelle che era solito raccontarci e ha affinato anche la sua tecnica di scrittura, che, per carità resta molto basica, ma sicuramente è migliorato.
Seconda Generazione è un brano molto diretto e crudo, nel quale traspare il presente di Baby Gang, ma anche gli errori commessi e a farla da padrone sono le parole, mentre la base fa solo da accompagnamento.

6 a ABC degli Slings ft. Bello Figo
Il brano si prepara a diventare una vera hit, con un ritornello che non uscirà più dalla testa. Slings e Bello Figo rappresentano la vera trap americana fatta in Italia e per loro farla è semplice come l’ABC – il titolo del brano, appunto. “ABC” è ideale per svoltare un festino a casa e, allo stesso tempo, per strappare un sorriso e scatenare anche il più timido del gruppo.
È una traccia leggera, basica, ricca di riferimenti sessuali più o meno espliciti, con Bello Figo che fa il suo aggiungendo una nota di colore. Diciamo che per aprire le porte al nuovo disco degli Slings ABC è perfetta e soprattutto si presta molto ai balletti sui social.

6.5 a Spaccio di Verità 1 di Enzo Dong
Enzo Dong è tornato. Carico, incazzato e con parecchie cose da dire. Ne ha un po’ per tutti, a chi non gli ha mai riconosciuto di aver portato la trap a Napoli, a chi lo credeva morto, a quegli scemi che fanno un festival (Si sa, gli scemi vanno sempre insieme, perciò mi sembra che questi fanno un festival, stanno messi male, chi li applaude), al fatto che se parli rischi di essere denunciato come Paky (in Italia preti pedofili vanno con gli stupratori
parli e ti denunciano come Paky), e alla scena (in Ita la scena, fratè, è come Arisa, sembrano quasi tutte sante prima).
Insomma, Spaccio di Verità 1 è un bel banger ricco di riferimenti, argomenti, frasi tratte dall’attualità e sbattute in faccia che ti arrivano come una manata. E poi un po’ di spocchia, l’attaccamento alla sua zona ripetuto nel ritornello come un coro da stadio (Secondigliano regna) e la consapevolezza che deve ancora spaccare.
Che dire… ben tornato Enzo Dong.

6 a Zebra di Gallagher
Gallagher non se lo caga più nessuno da quando è finito per diventare il meme di se stesso. Eppure è meglio di tanti che ora macinano streaming e fanno featuring con tutti.
Zebra è un bel banger, diretto, veloce, estremamente crudo, è quello che non ti aspetti da Gallagher, eppure non è niente male.

5 a Busy di Jamil
Dai su Jamil puoi fare di meglio, hai più di 30 anni e saranno 10 anni che dici sempre le stesse cose, a volte anche bene, a volte in modo noioso e ripetitivo, come in Busy. Una vera rottura di palle questa canzone, dalle strofe al ritornello. Non capisco se non ne ha più voglia e allora basta dirlo e piantarla lì, o se è davvero serio e convinto che un brano come Busy possa davvero lasciare qualcosa. Non parlo di numeri, ma proprio di pochezza da ogni punto di vista: testo, flow, beat.
