La pagella delle uscite settimanali

5 a 10 di Drillionaire

Poteva fare di meglio, poteva cacciare 11 hit e invece sono 11 canzonette di cui potevamo fare a meno.

Drillionaire ha avuto l’opportunità di mettere nel suo disco artisti che sono numeri uno, che notoriamente fanno hit, ma non ha saputo valorizzarli e sfruttarli a dovere.

Capo Plaza e Salmo avrebbero potuto fare una bomba, e invece hanno fatto una canzone di una noia mortale, Lazza e Sfera idem, e mi chiedo come fai a non far fare una hit a Lazza e Sfera, che fanno hit con tutto? Lo stesso vale per Shiva e Sfera, 90 Special è ai limiti dell’imbarazzante, ma anche per Marra e Guè. Da una coppia così rodata e forte ci si aspettava l’ennesima bomba e invece Marra ha fatto una mega strofa, anche se l’ennesima frecciatina a Fedez è davvero no sense. Taxi B non fa Taxi B, Tony Effe e Guè invece se la cavano. Dopo essersi dissati, pare siano tornati in buoni rapporti per amore del business. Bene thasup, Geolier e Fibra, anche se in quella traccia con Taxi B e Mahmood c’entra davvero poco.

Per quanto riguarda la produzione, invece, vorrei dire una cosa: smettiamola di campionare hit super famosi perché il risultato non è sempre una hit garantita. Qui Drillionaire campiona il brano “Sono solo parole” di Noemi, “50 Special” dei Lunapop, “Satisfaction” di Benny Benassi e “Joga Bonito”.

Alla fine giusto Fashion si salva nel calderone dei sample.

C’è chi dice che Drillionaire sia un po’ raccomandato, io credo che sia un buon producer, ma che sicuramente dà il meglio di sè quando lavora ai brani e ai dischi di altri.

5.5 a Paky Freestyle 2 di Paky

Indovina? È un banger street con tanto di videoclip con palazzoni, strade, motorini e ragazzi in tuta. Una novità assoluta no?? Nel video, tra l’altro, fa capolino Ivano, l’addetto alla security diventato virale lo scorso anno per le sue espressioni durante l’esibizione di Paky al Love Mi.

Era da tempo che Paky non pubblicava un freestyle e meno male… Oggettivamente non è proprio da buttare, Paky nelle tracce di questo tipo e registrate se la cava, il problema è quando le canta dal vivo.

Nella traccia Paky sottolinea l’appartenenza alle sue due città e a Glory, la sua famiglia. Un immaginario molto ben definito è quello che ci mostra Paky, il quartiere e le persone che lo abitano, le famiglie che vivono insieme, mangiano insieme, i bambini che corrono per strada. Cambia la città, mutano i luoghi, ma il sangue partenopeo scorre sempre dentro le vene.

5 a Tuta Fake di 8blevrai ft. Don Pero

Il concept è ovviamente street, la tuta infatti è il simbolo dei ragazzi cresciuti nei quartieri e di un certo tipo di rap e lo è da sempre. Qui abbiamo un brano con un ritmo incisivo e incalzante, e un testo che alla fine non è altro che un elenco di brand, da North Face, a Air Max, ASICS, Gucci, Dsquared2, Moncler e il succo è che nell’armadio hanno una tuta fake e che ci mettevano dentro la “roba”.

Un capolavoro insomma….

7 a Buffalo Horn di Rasty Kilo

Tiriamo un sospiro di sollievo. Questo è street rap fatto come si deve. Con l’attitudine, le rime, gli incastri, lo storytelling, il beat mega hip hop che accompagna le parole di Rasty Kilo.

È un bel banger, mega street, super crudo, solo rime senza ritornello e molto incisivo e diretto.

L’unica pecca? Quando finisce pensi “ma come è già finito?”

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

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