La pagella delle uscite settimanali
6.5 a Innocente di Baby Gang
Pensavo peggio e invece Baby Gang mi ha quasi stupita. Sicuramente ha fatto passi avanti rispetto ai lavori precedenti. E sicuramente le produzioni di 2nd Roof, Drillionaire, FT Kings, Arena Ettore e Bobo sono di altissimo livello, ma ad alzare il livello del disco sono anche i featuring. Baby Gang continua la sua narrazione cruda e cupa, ma dal punto di vista del flow deve ancora lavorare molto. Le tracce sembrano tutte uguali, tranne qualche piccolo picco, tipo in Reggaeton con Baby K, che è la collabo che non ti sarei mai aspettato, ma che alla fine funziona. Ma anche in Tiffany con Ghali.
Con artisti come Guè, Lazza e Emis Killa, Baby Gang dimostra di essere una spanna sotto se non di più, tanto che quando arriva il feat tiri un sospiro di sollievo.
Dal punto di vista sonoro, un beat boom bap avvolgente apre la tracklist con “Cella 4”, proseguendo lungo tutto l’album in perfetto equilibrio fra cassa dritta, mix di ispirazioni francesi, trap, dembow e molti altri ritmi fra influenze Latin e Arab che si mescolano diventando sperimentazioni inaspettate, e che danno al progetto un respiro estremamente vario e internazionale.
In sostanza Innocente non è un lavoro da buttare, è interessante, ben fatto, ma Baby Gang ha ancora tanta strada da fare.
5 a Facendo Faccende di Mambolosco
Che fatica raga arrivare alla fine del disco e ascoltare tutte le 20 tracce.
C’è da dire però che Mambolosco resta sempre Mambolosco, non esce mai dalla sua comfort zone e continua per la sua strada un po’ internazionale, un po’ party trap, un po’ gangsta, un po’ sessualmente esplicita. Le tracce sono quasi tutte un po’ da club, ma sicuramente spiccano Karma con Rondodasosa, che sta già spopolando su TikTok e Vodka con Anna.
Facendo Faccende è un disco mediocre, che ti fa chiedere ma c’è davvero chi se lo ascolta tutto in loop? Perché qualche traccia la salvi anche, ma tutto il disco è una mazzata vera.
7 a Mela Marcia di Chiello
Chiello ha la capacità di cacciare tutto quello che ha dentro fuori, vomitare dubbi, ansie e malessere per cercare un cambiamento o per tentare solo di stare meglio. È come se nelle sue canzoni buttasse tutte le sue ansie, le sue paure e i vari stati d’animo che prova, che poi alla fine sono quelli che provano tutti ed è per questo che è facile entrare in empatia con lui. Anche perché, nel farlo, non risulta pesante, perché ha quell’attitudine punk che rende il tutto energico, quasi come un urlo liberatorio.
Mela Marcia è un ottimo progetto, sia a livello sonoro che di testi e mood, ed è da apprezzare anche il fatto che Chiello abbia scelto di non inserire ospiti, che magari avrebbero distolto l’attenzione da lui e dalla sua necessità di comunicare. Una scelta rischiosa, ma sicuramente azzeccata.
8 a Sacramento di Dj Shocca
Sacrosanto di Dj Shocca è una perla rara, un piccolo gioiellino composto da sole 8 tracce, ma con solo bombe. Ha praticamente
radunato una squadra di numeri uno apprezzatissimi da tutti gli appassionati del genere cresciuti a pane, rap e 60 Hz. Frank Siciliano, Mistaman, Madbuddy, Egreen e Ghemon, Danno, Ensi, Emis Killa, Kaos, Gemitaiz, Inoki, Mattak, Mostro, Nerone, Nitro, i Sottotono e Sissi sono i protagonisti di queste tracce iper hip hop. Uno stile 90s che ci riporta con tanta nostalgia alla golden age e che ci ricorda come si fa il rap. Rime, scratch, punchlines sono gli ingredienti di questo disco, sacrosanto di nome e di fatto, sacrosanto come chi ritiene ancora che il rap sia sacrosanto.
7 a Parafulmini di Ernia con Fabri Fibra e Bresh
Caratterizzato da un ritornello impossibile da non canticchiare, da un giro di basso trascinante e da un testo ricco di ironia sulla perfezione che traspare dai social e spesso inganna, il brano si candida a diventare una delle hit dell’estate 2023. È fresco, semplice, immediato, ma non banale e questo trio è esattamente quello di cui non sapevamo di aver bisogno.
6 a Disco Paradise di Fedez, Annalisa e Articolo 31
Questa è una di quelle canzoni che, volenti o nolenti, ascolteremo fino a settembre inoltrato. Niente da dire: Fedez azzecca sempre i suoi compagni di viaggio estivi.
Il pezzo si apre con lo stile inconfondibile di Fedez e l’arrivo di Annalisa nel ritornello non lascia scampo: al secondo ascolto la saprai a memoria. Il contributo artistico degli Articolo 31 con il loro sound conferiscono rotondità alla traccia che spazia da sonorità hip-hop old school al miglior pop radiofonico.
4.5 a Coco Chanel di Boro Boro ft. Oriana
Boro Boro ci prova ancora. Continua questo viaggio nel reggaeton con Oriana, ma non ha ancora capito che sembra solo un Fred De Palma venuto male. Questo genere non fa per lui. Onestamente non so quale genere faccia per lui, ma credo che non lo sappia neanche lui. Una volta ha fatto una hit e da allora sta ancora provando a farne un’altra. Peccato che Coco Chanel non sia una hit e che Boro Boro ne tirerà fuori altre.
È un brano ai limiti dell’inascoltabile. Forse va bene giusto a fine serata quando sei talmente stanco e ubriaco da non capire niente.
7 a Stylist degli Slings ft. Guè
Gli SLINGS, gruppo composto da PRINCE THE GOAT e IBRA THE BOY, sono sempre più virali grazie al loro stile inconfondibile che unisce sonorità freschissime dall’oltreoceano ad un linguaggio unico rappato in maniera cadenzata, una caratteristica che è diventata ormai un marchio di fabbrica del duo.
Trend sui social, tra tutti TikTok, ma anche banger da club e numeri da capogiro, gli Slings sono ormai una realtà che si sta sempre più consolidando nella scena rap e urban italiana. Il brano, che vede la partecipazione di Guè, è prodotto da Richard Church e trae ispirazione dall’iconica “Under pressure” dei Queen. Con Stylist gli Slings ci regalano un brano unico nel suo genere, che si discosta dalle mode del momento e che va a consolidare il loro repertorio.
6 a Offline di Il Tre ft. Villabanks
È sicuramente un brano estivo, una sorta di hit, leggera e fresca, ma in cassa dritta. Carino, ma sicuramente c’è di meglio. Offline è un brano da ballare, che racconta di una serata in un club, volutamente leggero e adatto al mood estivo, ma non lascia il segno.
5 a In mezzo ai guai di Vale Pain di Vale Pain ft. Neima Ezza
“Non siete pronti” diceva Vale Pain prima dell’uscita del singolo e infatti non lo eravamo davvero e soprattutto non ne sentivamo il bisogno.
Sto brano è un casino. Vuole essere una sorta di hit pop, mezza spensierata e estiva e mezza street. Il risultato? Un po’ addormenta un po’ ti fa l’ansia.
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