La pagella delle uscite settimanali

6.5 a DVLA 2 di Luchè

A più di anno dall’uscita di DVLA, Luchè pubblica la deluxe. Mette all’interno della tracklist del disco “Non siamo uguali” con CoCo, brano che non era mai stato pubblicato ufficialmente ma che era stato molto apprezzato dai fan, “Che Stai Dicenn”, “La Notte di San Lorenzo” e “Purosangue” con Shiva e tre inediti “Niente”, “Non siamo uguali” e “Rispetta il re”.

Tre tracce molto diverse tra loro, e per certi versi molto intime.

DVLA 2 non va ad aggiungere niente di nuovo al disco precedente, perché sono tutte tracce in stile Luchè, che da sempre passa da potenti banger a tracce più chill e intime. Ed è proprio quello che troviamo in DVLA 2, più che altro sembra la giusta chiusura di un cerchio.

5 a Love is War di Dylan

Forse anche i fan di Pyrex sono rimasti delusi da Love is war. Va detto però che il cambio di nome già doveva farci capire che qui di Pyrex ci sarebbe stato ben poco, infatti il disco è di Dylan. E questo Dylan è lontano anni luce dalla DPG, vuole essere un po’ pop, con tanti richiami love e pochi ignoranti e street. Forse ora i fan della DPG ascoltano Tony Effe, perché è l’unico che è rimasto fedele a quell’immaginario. Dylan se ne è discostato totalmente e ci propone un disco moscio, noioso, nel quale ha voluto sperimentare troppo rischiando di fare il passo più lungo della gamba. Ha bruciato la collaborazione con Tony Effe con un brano love lontano dalle corde di entrambi, si è fatto oscurare completamente da Ernia, ha provato a fare un brano in stile Rkomi con Rkomi, che è decisamente meglio di lui su quel tipo di sonorità. Persino con Sick Luke non è riuscito a brillare, ma stranamente è tornato ad essere Pyrex nel banger con Noyz Narcos e Guè.

Questo disco è la dimostrazione che Pyrex lo ascolti e spacca quando si tratta di una strofa, ma un disco intero diventa ostico.

Forse non ha ancora trovato la sua dimensione artistica, ma credo che questa non sia la strada giusta.

6 a Quarto di Bue di Kid Yugi & Night Skinny

Kid Yugi è uno dei nuovi nomi del momento, tanto che Skinny ha voluto produrgli ben 6 tracce con i featuring di Guè, Tony Boy, Artie 5ive e Digital Astro.

Le produzioni, manco a dirlo, sono una bomba. Kid Yugi ha una buona attitudine, seppur ancora acerba, ma molto diretta e street. Nella traccia con Guè ha voluto persino omaggiare l’intro di La G La U La E pt. 2, in un brano street, tra i migliori del progetto, nel quale emerge proprio la vera attitudine di Kid Yugi.

7 a Royalty (Stirpe Nova Vol.2) di Ntò & Baloo

Il rap italiano ha drenato tanto e ha tante royalties da pagarci: dalle libere ispirazioni mai citate e mai propsate, ai remix non autorizzati, passando per le rime prese in prestito tradotte e trasformate dall’inizio a oggi della nostra carriera. In questo album non troverete una sola parola di ostentazione fine a se stessa, ma solo un richiamo severo alla coscienza di chi oggi usa storie drammatiche e parole forti per colpire, senza dare emozione alcuna, senza restare nella storia e continuare ad essere suonato nel tempo”. Lo ha scritto Ntò sul suo profilo Instagram quando ha annunciato il progetto con Baloo.

Solo 9 tracce con i featuring di Rasty Kilo, Chicoria, Joe Belushi, Sayanbull e Simo Gigi.

Tracce dense, ricche di barre, punchlines, contenuti e frecciatine alla scena attuale. Un disco rap, dove gli elementi sono: beat e barre a un microfono. Non ci sono potenziali hit, solo rime e rap. Ed Ntò in questo è un maestro. Ha una penna pazzesca, un’attitudine unica e un modo di rappare che ha fatto la storia.

7 a Come Mike di Cancun

Cancun spacca. Ha un’attitudine cruda e violenta e un flow che martella davvero unici, è in grado di trasmettere potenza, arroganza e verità al tempo stesso.

Nel brano Cancun celebra e omaggia Mike Tyson. Su una base puramente trap, Cancun racconta episodi della sua vita lanciando un monito ai suoi avversari.

“Io non prendo l’esempio della religione, perché chi mangia nel mio tavolo e poi mi tradisce in quel tavolo muore”: parole dure ma sincere e senza filtro in questo brano che mette tutti in guardia, amici e nemici.

6 a Puoi fare meglio di Chiello

Chiello è esattamente come lo avevamo lasciato, con sonorità anni ‘80 e un mix di emozioni, veloci e a tratti quasi struggenti. Devo dire che questo tipo di sonorità gli si addicono in modo particolare, anche se forse questo non è il singolo catchy che ti aspetti apra le porte al suo nuovo disco. Chiello, puoi fare di meglio.

5 a Fragole di Achille Lauro & Rose Villain

E basta dai.. Lauro basta, ti prego. Fai reset, cancella sta roba e torna indietro. Non si possono più sentire ste canzonette, tutte uguali che non dicono niente. Dai, puoi fare meglio di così.

Con il solito stile un po’ retro, le fragole, la panna e lo champagne ti vanno di traverso quando ascolti sta canzone. Boh, Achille Lauro ci ha sempre abituati a stupirci, a fare qualcosa di nuovo, ad anticipare spesso anche le tendenze, ora fa queste canzoncine che sembrano create con lo stampino e che non possono neanche essere chiamate hit estive.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

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