La pagella delle uscite della settimana

8.5 a Viscerale di Mezzosangue

Che disco raga… Viscerale è un disco che colpisce dritto allo stomaco, che affronta le pressioni e le aspettative del pubblico, mettendo in luce il peso del giudizio esterno e di proiezioni spesso inadeguate su come ci si dovrebbe presentare al mondo. MezzoSangue affronta le contraddizioni del presente, smaschera l’ipocrisia di una società digitale ossessionata dall’apparenza e inverte la prospettiva dentro di sé per scavare e scalare il proprio purgatorio personale. 

Un’opera potente che fonde eleganza sonora e crudezza lirica, cucendo rime taglienti su produzioni raffinate e potenti. Il viaggio musicale è infatti orchestrato da Yazee, G-laspada, Verano, Mr. Monkey e lo stesso MezzoSangue, con strumentali che spaziano da atmosfere evocative ma tangibili, profonde ma amabili, a beat incalzanti capaci di sostenere il flusso inarrestabile del rapper romano. 

Dall’impeto ribelle di “VISCERALE” alla critica feroce di “IDIOCRACY” con Gemitaiz, dal liricismo tagliente di “FLOWRICOLTURA” fino alla riflessione su successo e fallimento in “KENNY WELLS“, ogni traccia è un manifesto, ogni verso un’incisione indelebile. Con “VALZER“, accanto a nayt, MezzoSangue si addentra nei lati più oscuri delle relazioni tossiche, mentre “MERGE ET LIBERA” diventa un affresco lucido della società contemporanea, tra divisione, mercificazione, tribalizzazione e lotta per la libertà. “LOVE” e “PRONOIA” invertono il flusso con un cambio di prospettiva che diventa un canto di redenzione bilanciando rabbia e speranza. ”IMMOBILE DAL PANICO” è l’accettazione di sé, “SAI SE”, insieme ad icaro, è una promessa di vita fra i dubbi del mondo e fra la banalità delle convinzioni umane di “STUPIDO”, che trovano una dolce resa in “VORREI”. 

Viscerale è un disco pieno, complesso, scritto benissimo, che merita di essere ascoltato più e più volte e ogni volta ti arriva sempre qualcosa di diverso.

7.5 a Angelo Balaclava di Silent Bob & Sick Budd

Continua il sodalizio tra Silent Bob e Sick Budd, che in questo nuovo disco hanno dimostrato di aver raggiunto una maturità artistica notevole e di aver mantenuto intatta la loro perfetta sintonia.

Il disco è in perfetto stile Silent Bob, si vede la provincia che fa da sfondo, si sente la sua rabbia, i sacrifici fatti per poter far sentire la sua voce, il dolore, l’amore, raccontato con un senso di smarrimento per la fine di una storia.

Silent Bob è cresciuto, è sicuramente più consapevole, ascoltando il disco si capisce che la scrittura è precisa, profonda e mossa da una necessità, che non è quella di arrivare chissà dove, ma è proprio la necessità di mettere nero su bianco i suoi pensieri e le sue emozioni, che ti arrivano come uno schiaffo in faccia.

7.5 a Canerandagio di Neffa ft. Izi

Canerandagio è la title track del nuovo album di Neffa in uscita il 18 aprile, un viaggio sonoro psichedelico in cui la musica guida un processo creativo spontaneo e imprevedibile. 

Izi è perfetto su questa traccia, riesce a dare un valore aggiunto e a inserirsi perfettamente nel viaggio e nel mood di Neffa.

6.5 Ti manca l’aria di Coez

La canzone è bella, non si può dire il contrario, è una ballad pop in stile Coez, ma è sempre la stessa cosa. Non c’è niente di diverso dalle sue più grandi hit. Una bella canzone, trascinante, che sicuramente ti entra in testa subito, ma niente di nuovo.

6.5 a Nullatenente di Dargen D’Amico ft. Massimo Pericolo & Jake la Furia

La produzione è di Gabry Ponte ed è ricca di sonorità dance di fine millennio che si contrappongono a testi estremamente introspettivi di Dargen, sulla scia dei precedenti successi “Dove si balla” e “Onda alta”, presentati al Festival di Sanremo.

È strano su un beat e in contesto di questo tipo sentire Massimo Pericolo, che si ritrova in un mood distante dal suo, ma che comunque ha saputo cavalcare bene.

Il pezzo di per sé è carino, molto orecchiabile, quasi un pezzo estivo.

6.5 a Player del secolo dí Mambolosco ft. Guè

Oh finalmente… Ci voleva Guè per far fare a Mambolosco un pezzo decente. Resta il fatto che il brano si regge sulla strofa killer di Guè che non ne sbaglia una, ma devo dire che anche Mambolosco questa volta ha dato il meglio di sé. Il pezzo è street, mega cupo, mega esplicito, incisivo il giusto su un beat trap.

6 a Speranza di 22Simba ft. Diss Gacha

Nel brano 22simba e Diss Gacha intrecciano le loro storie personali in un racconto crudo e sincero,  esaltato da una produzione dalla doppia anima, capace di accompagnare con equilibrio le parti più intime e quelle più dirompenti. È come uno sfogo quasi urlato quello di 22Simba, ma Diss Gacha gioca in un altro campionato, ha uno stile e una penna nettamente superiore e in un certo senso tira proprio su le sorti della canzone, che senza la sua presenza sarebbe stata una lagna.

7 a Air Max 90 di Don Pero ft. Kuremino

È un pezzo che affonda le radici nel rap, ma con un’impronta distintiva che si distacca dal passato.

È un pezzo mega rap dall’atmosfera street, un racconto con immagini nitide, autobiografiche, che profuma del cemento calpestato proprio con le iconiche scarpe che danno il titolo al singolo. Le scarpe, simbolo di una cultura urban radicata, non sono solo un accessorio, ma diventano il punto di riferimento di un’intera generazione che vive e respira il rap come parte integrante del proprio quotidiano.

8 a 20 luglio 2001 / Carlo Giuliani di Moder ft. Tormento & Dutch Nazari

Ci lamentiamo che il rap oggi non racconti nulla, che affronti solo i soliti temi pseudo street e autocelebrativi, ma Moder qui sposta l’asticella su un fatto di cronaca che ha segnato il nostro Paese. E lo fa benissimo, insieme a due artisti come Tormento e Datch Nazari, che danno vita a un pezzo davvero pazzesco.

Il tema del brano è ben espresso dal titolo: Carlo Giuliani era un ragazzo di 23 anni ed è stato ucciso il 20 luglio 2001 con un colpo di arma da fuoco da un carabiniere durante i tre giorni di manifestazioni del cosiddetto “Movimento No-global” tenutesi a Genova per protestare contro la linea politica promossa dai rappresentanti del G8. 

7 a Rolling Papers di Beba ft. Tormento

Beba è tornata in ottima forma in questo brano con Tormento, con cui dà vita a un pezzo hip hop dal sapore anni ‘90. Nota speciale per la strofa di Tormento che ha sempre uno stile incredibile.

6.5 a Rassi di El Grande Toto ft. Baby Gang

 El Grande Toto è il rapper marocchino più ascoltato nel suo Paesee ai vertici delle classifiche globali con cui Baby aveva già collaborato in passato. 

“Rassi” è il titolo del singolo in uscita oggi a sorpresa, è una parola in arabo che significa “La mia testa”. Partendo dal titolo, Il brano che unisce sonorità fresche e un respiro internazionale, fondendo le vibrazioni della trap europea con influenze nordafricane, vede per la prima volta Baby cantare in arabo. 

Onestamente non conosco l’arabo e non ho idea di cosa dicano nel brano, ma l’atmosfera è assolutamente piacevole e coinvolgente.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

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