La pagella delle uscite della settimana

6.5 a radio vega di Rose Villain

Ho sempre pensato che Rose Villain dia il meglio di sé o che comunque sia al top solo nei featuring e confermo questo mio pensiero. Lei con Guè, con Fabri Fibra, con Lazza spacca, ma da sola, esclusa qualche traccia, risulta stucchevole e ripetitiva. 

Sicuramente per ora è l’artista urban più forte che abbiamo, ma sarebbe lo stesso se non fosse la moglie di Sixpm e non avesse avuto l’opportunità di collaborare con i nomi più in voga della scena? Non fraintendermi, io credo che lei sia indubbiamente molto bella e anche brava, ma al momento non la vedo un’artista completa e matura, una di quelle che possa lasciare il segno.

Il disco comunque ha delle ottime produzioni, è fatto bene, per carità, No vabbè con Lazza è già una hit, ma credo che non sia uno di quei dischi che ti ascolti in loop.

7 a L’estremità del cerchio di 9ova

Sto ragazzo spacca, ne abbiamo già avuto una prova con la title track uscita un paio di settimane fa con Tormento e ascoltando tutto l’Ep ne ho avuto la conferma. È un progetto completo, che spazia da brani più rap, a pezzi più sperimentali e soprattutto è un qualcosa di fresco, fatto bene e che non ha quel sapore di già sentito. Ottima anche la scelta di mettere solo due ospiti, Tormento e Quentin40 e devo dire che mi ha fatto piacere risentire Quentin40.

5.5 a Made in Milan di Cancun

Com’è che avevo definito Cancun in passato? Ah sì “amici di rapper famosi che si mettono a fare i rapper cosi hanno già i ft dei loro amici famosi aka Cancun”. E confermo il mio pensiero di 3 anni fa. 

Sono passati 3 anni da Cancun, il primo disco di Cancun, che ha deciso di provarci di nuovo. Made in Milan è un progetto mediocre, i racconti sono sempre gli stessi e neanche ben strutturati, il flow monotono, il suo timbro anonimo, però almeno ha i featuring (Ernia, Papa V, Nerissima Serpe e Kid Yugi) che gli danno una mano.

6.5 a Luogo di Nascita di VMaki

VMaki ha solo 500 ascoltatori mensili su Spotify ed è il primo artista di Polo Nord, la nuova etichetta di Massimo Pericolo. 

Questo è il suo primo progetto ufficiale e per quanto possa notare che sia ancora un po’ acerbo, ascoltando le sei tracce che compongono il suo Ep, emerge un buon talento, una buona attitudine e una scrittura interessante. Il racconto è quello della provincia, nello specifico di Varese, VMaki racconta la sua storia personale e la sua esperienza in provincia, che viene vista non come un limite, ma come un punto di partenza per superare ogni ostacolo. Il progetto, estremamente rap, vuole trasmettere un senso di immedesimazione e speranza: chiunque lo ascolti può riconoscere i propri vuoti e trovare la forza per colmarli in modo positivo.

6.5 a Soldi & Musica di Side Baby feat. Frezza

“Crack Musica è quello che porto” ripete Side Baby in questo brano prodotto da Nko. È un singolo estremamente cupo, in vero stile Side Baby, un brano che indaga la tensione tra il desiderio di successo materiale e l’autenticità, in una società che valorizza l’apparenza. 

È un brano interessante, non un capolavoro, ma piacevole da ascoltare e soprattutto è da apprezzare il fatto che Side Baby in questi anni non sia cambiato, non abbia voluto provare l’ebrezza del darsi al pop, o alle hit facili, lui ha continuato a fare quello che sa fare meglio, è rimasto fedele alle sue origini. E questo può essere visto come un limite, ma non necessariamente lo è. Se ascolti un nuovo singolo di Side Baby sai che ci troverai il suo stile cupo, il suo modo di fare trap e questo mi piace.

7.5 a Nico & Jaybee di Egreen

È passata solo una settimana dall’uscita di Fare rap non è obbligatorio, l’ultimo disco di Egreen, che ha deciso di pubblicare un nuovo singolo con la produzione di JayBee.

Piccola parentesi: JayBee è un produttore dalla sensibilità unica, influenzato da leggende come J Dilla, Madlib, Pharrell, The Alchemist e molti altri. Con il suo stile inconfondibile, che fonde sonorità soul, jazz e funk con l’uso sapiente di campionatori Roland SP 404 sx e Boss SP 303, ha costruito un percorso solido collaborando con Beat’s Taylors, Quattro Bambole Records, Frank’s Vinyl e Resilienza Records.

Detto questo, che gli vuoi dire a Egreen? A rappare spacca. A scrivere spacca. È rap, con la R maiuscola e questo brano è mega hip hop, un po’ old school se vogliamo, ha rime pazzesche, incisive, che ti fanno esaltare e sorridere, è rap, quello figo, quello fatto bene.

7.5 a Credo di Mondo Marcio

Mondo Marcio è sempre una garanzia. Non ho apprezzato molto il fatto che sia finito a fare le marchette per Esse Magazine, ma questo è un altro paio di maniche, se parliamo di musica, Mondo Marcio ha uno stile sempre unico. Riesce a evolversi pur restando fedele a se stesso, in ogni sua traccia senti il ragazzino di Mondo Marcio e l’uomo che è diventato 

“Quanta paura parlare col cuore, ma vedi un uomo dai fallimenti non dalle vittorie” dice in questo brano estremamente intimo, il cui titolo allude al concetto di fede personale. Mondo Marcio parla di lui, ma al tempo stesso di tutti noi, delle battaglie che ciascuno di noi porta avanti, le cause a cui già da piccolissimi scegliamo di legarci e che si scontrano con la realtà contemporanea, un mondo in cui siamo tutti frammentati, divisi da una società che ci allontana dal nucleo dell’esistenza. 

7 a Sarò la tua Milano di 5070

5070 merita molto. Ha uno stile unico, mescola rap e cantato su un tappeto sonoro ricco di contrasti: chitarre incisive, una batteria frenetica e una componente elettronica potente si fondono per dare vita a un pezzo intenso e carico di emozione.

Il risultato è un pezzo prepotente e coinvolgente che gioca sull’alternanza di emotività e sfogo. La frase “stringimi come ha fatto Monza, dopo dammi una spinta, sarò la tua Milano” sintetizza questo contrasto in un’immagine potente e diretta.

Post a Comment