
Ghali accusato dalla Lega di favorire l’immigrazione clandestina
Ghali ha portato sul palco del Forum non solo la sua musica, ma anche il suo pensiero e il suo sostegno alla Palestina. Lo stesso che aveva portato, seppur in modo meno esplicito, sul palco dell’Ariston con la canzone Casa Mia e il suo appello “stop al genocidio”. E già lì si era preso parecchie critiche.
Ora, sul palco del suo concerto, dove si presume un artista sia libero di esprimersi come meglio crede davanti al proprio pubblico, porta la bandiera della Palestina e dice chiaramente che quella di Israele non è una guerra ma un genocidio.
Non solo parole, Ghali ha voluto che al Forum ci fossero diversi banchetti per il sostegno a Mediterranea Saving Humans, la ong a cui Ghali stesso ha donato una barca per il soccorso in mare, Banya, titolo anche di una sua canzone.
Un impegno concreto e a 360 gradi quello di Ghali, che però non è piaciuto al vicesegretario della Lega Andrea Crippa, che, intervistato da Affaritaliani.it, ha accusato Ghali di mandare un messaggio con il quale favorire l’immigrazione clandestina.
Queste le sue parole:
“Proprio non ne sentivamo il bisogno dell’appello all’immigrazione clandestina e illegale del rapper Ghali fatto al Forum di Milano con tanto di bandiera della Palestina, senza alcun rispetto per le vittime civili israeliane del 7 ottobre. L’immigrazione è una cosa seria. E se regolare e ben gestita fa bene al Paese. Si entra in Italia con un permesso di soggiorno e rispettando le regole. Questo dovrebbe essere il messaggio chiaro e forte da mandare ai giovani. E invece il rapper di origini tunisine, tipico esempio della sinistra estrema e radicale che disprezza lo Stato e le regole e troppo spesso attacca le forze dell’ordine, incita all’immigrazione clandestina. Ghali in definitiva manda ai giovani un messaggio sbagliato e pericoloso. Un messaggio di illegalità e di mancanza di rispetto per la legge e per lo Stato. Se vuole dare un messaggio serio ai giovani, il signor Ghali parli piuttosto di rispetto, prima di tutto per le donne. Troppo spesso vediamo assassini e stupratori di origini straniere, come dimostrano gli ultimi casi di cronaca. E quindi se vuole fare un favore alla sua nuova patria, l’Italia, che gli ha dato tanto gloria, inizi a comunicare un messaggio di legalità e non favorisca l’immigrazione clandestina”.