Emis Killa nel mirino delle femministe: è polemica su Twitter
“Oggi ha ancora senso l’aggettivo femminile?“. E’ bastata questa semplice domanda fatta a Emis Killa da un fan su Instagram a scatenare la polemica.
Emis Killa, perfettamente in linea con il suo pensiero espresso circa un anno fa quando aveva scatenato una polemica per aver detto che alle donne non dovrebbero mai puzzare le ascelle, ha risposto: “A meno che non vi piacciano le donne con i peli, che parlano come gli uomini, sì. Adesso aspetto le femministe che mi romperanno i coglioni“.
Detto, fatto: su Twitter si è scatenato il putiferio e #emiskilla è entrato in tendenza. Lui si difende: “Sono obbligato a dire che mi piacciono tutte? Secondo me voi che mi state insultando predicate bene e razzolate male. Si parla sempre di parità di sessi e libertà di pensiero, ma appena qualcuno dice qualcosa che non vi piace andate a rompere i coglioni. Non ho mai detto che una donna non possa avere i peli e atteggiarsi come un uomo, siete libere di conciarvi come volete, io sarò libero di dire che così non mi piacete? O sono obbligato a dire che le donne mi piacciono tutte o sono maschilista?“.
Lui cavalca la polemica con un tweet ironico e provocatorio.
Vi vedo, pelosone. ??
— Emis Killa (@RealEmisKilla) May 25, 2020
E prosegue:
Onestamente, quando ero in quarantena ciò che mi mancava realmente era poter stare con mia madre o mia figlia, farmi una passeggiata sotto il sole o farmi un giretto in moto. Tutto il resto era ed è tutt'ora in secondo piano. A quanto pare alla gente mancavano gli aperitivi.
— Emis Killa (@RealEmisKilla) May 24, 2020
Ma perché mi prendono a parole solo minorenni con l'avatar dei one direction? Cosa correla il femminismo a quella boyband? Boh. Vi lascio a marcire dietro ai social, esco che fuori il sole spacca oggi. Ciao ?
— Emis Killa (@RealEmisKilla) May 25, 2020
È solo un’uscita infelice, oppure studiata per far parlare di sé? Chi segue Emis Killa conosce il suo pensiero e il suo modo di esprimersi, viene da chiedersi perché non venga accettato un pensiero del genere. È lecito potersi esprimere liberamente, in fin dei conti senza offendere nessuno, ma Twitter attira e accende polemiche e questo ovviamente giova e fa gioco a Emis Killa, il cui nome in questo momento è su tutti i magazine e in tendenza su Twitter.
Ma la vera domanda è: perché costruire un caso mediatico per i gusti di Emis Killa? A chi interessa se a Emis Killa piacciono o meno le donne depilate o femminili? E perché le donne dovrebbero sentirsi offese? Da donna posso dire che anche a me non piacciono i peli su una donna, per questo dovrei essere insultata? Per un gusto personale? È proprio vero che Twitter è peggio di Uomini e Donne ormai.