Conosciamo meglio WadeLeVrai, il nuovo artista di MK3

Magari hai recentemente sentito parlare di WadeLeVrai per questa dichiarazione che ha fatto un po’ il giro dei social “sì, mi esibirei a una manifestazione di destra. Che male c’è?” O magari quest’estate hai sentito la sua Mufasa, o lo hai visto aprire i live di Rhove.

WadeLeVrai, all’anagrafe Wade Pape Matar, è un rapper italo-senegalese classe 2003. È cresciuto a Corbetta, poco fuori Milano.

Inizialmente il suo percorso è stato dedicato allo sport, al calcio, dove però, nonostante vari tentativi, non è mai riuscito ad esordire da professionista. Decide così di dedicarsi alla musica, per la quale lascia prematuramente gli studi.

Il genere che meglio lo rappresenta è sicuramente l’afro, legato sia alle sue origini che alla volontà di portare in Italia un sound inusuale rispetto al contesto musicale attuale.

Il suo ultimo singolo, MUFASA, uscito a fine luglio, è stato pubblicato dopo la firma con Elektra Records/Warner Music Italy ed è prodotto da Gabriele Lamura.

Mufasa è un brano energico, dinamico e intenso, ricco di vibes afro legate alle sue origini che, contaminate dalla lingua italiana e francese, donano al singolo un sound sicuramente originale.

Il testo di MUFASA, che gioca con sonorità multiculturali, rappresenta appieno la determinazione e la voglia di WadeLeVrai di affermarsi. In comune con tanti altri artisti ha arigini umili, amicizie vere e un unico obiettivo: la fama e il guadagno.

Come hanno influenzato le tue origini la tua musica?

Le mie origini hanno influenzato fortemente la mia musica, perché l’afro beats prende molta ispirazione dalla cultura africana in generale.

Cos’hai pensato quando è arrivata la firma con Elektra Records?

L’arrivo della firma mi ha spiazzato perché avevo iniziato questo percorso da pochissimo tempo e ottenere certi risultati mi ha motivato a fare di più, ma mi ha anche fatto capire che qualsiasi cosa si voglia ottenere bisogna sempre lavorare e credere nei propri mezzi.

Mufasa è andato bene, quali sono i tuoi obiettivi nel mondo della musica?

Di affermarmi come artista a 360 gradi, essere un punto di riferimento per le generazioni e per le seconde generazioni di ragazzi africani e stranieri.

Emerge una voglia di rivalsa, come immagini sia il successo e cosa rappresenta per te avere successo?

Il successo è qualcosa che può gratificarmi come persona. Credo tanto in quello che sto facendo, ma non mi aspetto tanto. È tutto nuovo per me e punto a lavorare e a raggiungere i miei obiettivi.

Come descriveresti la tua musica in tre parole?

Ritmo, semplicità e divertimento.

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