#Byebyechanel la protesta delle influencer russe che fanno a pezzi le borse di Chanel
Non ci stanno proprio le influencer russe alle sanzioni dell’Europa nei confronti del loro Paese. Prima piangono perché Mosca ha deciso di togliere Instagram. Poi tornano su Instagram e pubblicano video nei quali, forbici alla mano, fanno a pezzi le loro borse di Chanel.
Il motivo? La decisione della maison parigina di chiudere le proprie boutique in Russia e di non vendere, neanche online, ai cittadini russi.
Ma le influencer russe non sono d’accordo. Parlano di russofobia. Scrivono frasi del tipo “mai visto un marchio così irrispettoso nei confornti dei propri clienti”; “sono contro la russofobia e sono contro i marchi che sostengono la russofobia”; “se possedere Chanel significa vendere la mia Patria, allora non ho bisogno di Chanel” e ancora “non un singolo articolo o marchio vale il mio amore per la mia Patria e il rispetto di me stessa”.
Le influencer russe si sono schierate contro Chanel e hanno lanciato la campagna #ByebyeChanel. Pubblicano video nei quali prendono un paio di forbici e fanno a pezzi le loro borse firmate Chanel.
Tra loro c’è anche la modella ed ex PlayBoy Victoria Bonya, che, tra l’altro, cinque anni fa è stata accusata di spionaggio per i servizi segreti russi.
“Se la maison Chanel non rispetta i clienti perché io dovrei rispettarla? Bye bye” dice Victoria Bonya nel video girato nella sua casa di Montecarlo mentre distrugge una borsa di Chanel.
L’impressione è nessuna di loro abbia capito o sappia cosa stia realmente succedendo. Si preoccupano perché Chanel ha chiuso le proprie vendite in Russia, ma ignorano completamente cosa stia facendo la Russia al popolo ucraino. Parlano di russofobia, quando in Ucraina donne e bambini vengono torturati e uccisi senza motivo e con una violenza inaudita costantemente.
Perché anche in questo caso è più importante protestare per una borsa di Chanel, piangere perché chiudono McDonald’s o Instagram, piuttosto che aprire gli occhi e guardare cosa sta succedendo al di fuori dei loro confini.