Anonymous avverte Putin: “i tuoi segreti non sono più al sicuro”

La guerra tra Russia e Ucraina non si combatte solo sul campo, ma anche sul web e sui social.

Da una parte l’Ucraina cerca di combattere Putin anche tramite hacker e dall’altra Putin blocca Twitter in Russia. E a sferrare un altro duro colpo a Putin è Anonymous.

L’Ucraina ha iniziato ad arruolare hacker per difendersi dalle minacce russe. In suo aiuto è arrivato Anonymous, che nel weekend ha attaccato le televisioni e la stampa russa e ha avvertito Putin: “i tuoi segreti non sono più al sicuro”.

L’avvertimento arriva tramite un video pubblicato su Twitter, nel quale Anonymous dice:

Signor Putin, i membri di Anonymous dichiarano guerra cibernetica al tuo regime aggressivo. Gli attacchi ai siti web russi degli ultimi giorni sono solo l’inizio. Presto sentirai la forza degli hacker del mondo, molti dei quali molto probabilmente provenienti dal tuo stesso Paese: i tuoi segreti non sono più al sicuro ed è probabile che componenti vitali delle infrastrutture russe possano essere sabotate”.

Nel frattempo l’Ucraina ha arruolato cyber esperti in grado di combattere anche la disinformazione che dilaga in Russia. Lo ha fatto sabato 26 febbraio su Twitter il numero due del governo dell’Ucraina, Fedorov, che scrive:

Stiamo creando un esercito IT. Abbiamo bisogno di talenti nel digitale”.

Il link allegato al tweet rimanda a un canale Telegram, che conta già più di 130mila iscritti.

L’obiettivo è attaccare i principali siti governativi e dei colossi industriali russi e l’agenzia federale per il controllo delle telecomunicazioni che ha avviato una campagna di censura sui media russi, perché non parlino della guerra in Ucraina come di un’invasione comandata da Mosca.

Fedorov ha chiesto anche a Zuckenberg di bloccare Instagram e Facebook in Russia.

Mark Zuckerberg, mentre crei il Metaverso, la Russia rovina la vita reale in Ucraina! Ti chiediamo di vietare l’accesso a Facebook e Instagram alla Russia finché carri armati e missili attaccano i nostri asili e ospedali!

Meta risponde bloccando i propagandisti e i media russi.

Anche dmarket, una piattaforma per il commercio di oggetti NFT e In-game del metaverso, ha deciso di bloccare gli account degli utenti della Federazione Russa e della Bielorussia.

Facebook ha vietato a tutti i media statali russi di sponsorizzare i loro contenuti, accettare pubblicità e monetizzare con i loro post. Mentre Mosca ha bloccato l’accesso a Twitter in tutta la Federazione russa.

L’invasione dell’Ucraina non sta evidentemente ricevendo il sostegno popolare che Putin aveva sperato e per questo motivo ha bloccato le informazioni in arrivo sia dall’Ucraina che dall’estero, per fornire alla cittadinanza solo la sua versione della guerra e cercare di riguadagnare sostegno popolare che sta evidentemente perdendo.

Anche Google Pay e Apple Pay non funzionano più in Russia.

Tutti i clienti di banche russe colpite dalle sanzioni europee e statunitensi non possono più usare Google Pay o Apple Pay. Le loro carte infatti non funzionano più all’estero o per effettuare transazioni online verso i paesi che hanno emesso sanzioni contro la Russia.

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