Tutti contro Amadeus

Ieri è scoppiata la POLEMICA SANREMO che ha letteralmente travolto Amadeus, tanto da lasciare in secondo piano la lista dei big in gara, chi cazzo è Junior Cally a parte.

Ma di cosa è accusato Amadeus? Di aver dato la lista a La Repubblica, pisciando praticamente in testa al resto della stampa. Michele Monina è stato severo su Twitter, ma tutto sommato ha ragione. 

 

 

 

 

 

 

Ma Monina non è l’unico ad essere incazzato nero, anche il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone solleva il caso anche in Commissione di Vigilanza Rai di cui fa parte: “Troviamo inopportuno che il direttore artistico di Sanremo abbia annunciato la composizione dei concorrenti in esclusiva su Repubblica e non, come da consuetudine, in una conferenza stampa istituzionale – incalza il meloniano -. È una condotta lesiva degli interessi dell’azienda: presenteremo un quesito in commissione di Vigilanza Rai per chiedere chiarezza al management, ricordando ad Amadeus che ha stipulato un contratto con l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo“.

 

Amadeus ha sbagliato, ma se l’obiettivo era far parlare del Festival di Sanremo con largo anticipo, ci è riuscito eccome. Il punto, però, è che chi non ha rispettato la deontologia, di cui parla Monina, è stato Alfonso Signorini che ha spoilerato la lista il 30 dicembre e si può quindi supporre che a quel punto Amadeus sia corso ai ripari e abbia deciso di non aspettare la conferenza stampa canonica.

Insomma, questo Festival di Sanremo inizia proprio alla grande.

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