Vale Lambo: la fine di un percorso e l’inizio di un altro
Sono tante le persone che in questa mia nuova avventura mi stanno dando fiducia e supporto, molte non hanno mai smesso di farlo e tra queste c’è sicuramente lo staff di Dogozilla Empire. Credo sia facile dar fiducia quando fai parte di un team già affermato, ma che lo sia meno quando invece provi a camminare con le tue gambe e scrivi per un magazine ancora poco conosciuto. Questo accomuna me a tanti artisti nuovi che stanno provando a farsi conoscere, ad avere il supporto e la fiducia di etichette indipendenti e non. Questo accomuna me a Simona, Don Joe e Vale Lambo. Il loro lavoro consiste nell’individuare talenti, dar loro fiducia e supporto e farli crescere. L’hanno fatto con Vegas Jones, con Cromo, con Vale Lambo e molti altri. Questo è il valore e in questo si può riassumere la passione vera che loro mettono nel proprio lavoro. E’ facile puntare su un cavallo già vincente, è più difficile, invece, prendere un cavallo e renderlo vincente.
Vale Lambo, rapper di origini partenopee e membro del due Le Scimmie, in questo ultimo anno è riuscito a farsi notare dalla scena per il suo modo unconventional di fare musica in un mix di accento napoletano, sound e liriche trap che lo confermano il nuovo neomelodico rap 2.0. Il suo ultimo singolo ‘Medusa’ anticipa cronologicamente l’uscita del suo disco ‘Angelo’, fuori il 16 marzo.
Hai vissuto a Londra ma sei originario di Secondigliano quanto ha influito la metropoli inglese nella tua musica? E quanto è rimasto invece di Secondigliano?
“L’avventura vissuta a Londra mi ha dato modo di vedere oltre le grandi cose,quelle che ti capitano o meno durante il cammino. Mi ha dato un’apertura mentale che in Italia é difficile da avere, mi ha fatto capire che la Musica non è solo una cosa costruita ma è libertà di espressione,di immaginazione, comunicazione, che unita al lavoro porta grandi risultati. Londra ti insegna questo: fai la tua Musica, esprimi ciò che senti dentro e vivila. Per un ragazzo che viene da Secondigliano aver vissuto un’esperienza simile significa tanto, sia mentalmente che artisticamente. Credo sia una grande opportunità che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. Di Secondigliano è rimasta ancora l’adrenalina nel raccontare le cose che ho visto e vissuto, la voglia di farcela e di non demordere mai. E’ la città che mi ha cresciuto e che mi ha formato. Musicalmente ha molto da dare”.
Quanto conta per te aver avuto il supporto di Don Joe?
“Essenziale. Una spalla forte come la sua la auguro a chiunque. E’ una persona che ti segue dall’inizio, passo per passo. Mi ha indirizzato sulla strada giusta grazie alla sua esperienza ed al suo talento. Joe ha fatto la storia in Italia!!! Uno dei primi che mi ha aiutato quando ancora nessuno si era accorto di me”.
Medusa il tuo ultimo singolo è quello che poi anticipa l’album, come lo collochi? Come un’anteprima di quello che sentiremo o come la fine di un percorso che segna l’inizio di un altro?
“Medusa è il pezzo che anticipa l’Album “Angelo”, cronologicamente parlando, é l’ultimo singolo che ho scritto ma il primo ad essere uscito. Non è un’anteprima di quello che sentirete ma è ugualmente inserito in quel percorso, nel mio percorso. Grazie a “Medusa” ho capito una cosa importantissima: la mia evoluzione. Sarà la fine di un percorso e l’inizio di un altro”.
Angelo uscirà il 16 marzo, perchè hai scelto questo titolo?
“Volevo un nome d’impatto e che mi rappresentasse il più possibile. “L’Angelo” e’ una figura che ha visto e vissuto sia cose positive che negative ma nonostante ciò si è sempre comportato nel modo giusto e quindi e’ stato premiato. Ed e’ stato premiato con il Paradiso”.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo tuo nuovo lavoro?
“Ho dato tutto me stesso in questo disco, quindi aspettatevi sia il meglio che il peggio di me!!! Troverete le mie emozioni, i miei dolori e le mie riflessioni su alcune tematiche. É un album che sono sicuro la gente ascolterà più volte, divertira’ ma poi farà riflettere. Credo (spero) di essere un visionario e do sempre libero spazio a ciò che dico nei testi. Aspettatevi molto Vale Lambo”.
Ora che sei tornato in Italia, è meglio Londra o il nostro Paese per fare musica?
“Londra è sicuramente l’habitat che ti permette in modo molto più veloce di fare Musica…vuoi per la situazione, vuoi per gli ascolti che fai e che ti ispirano, lì arriva tutto prima. In Italia sono comunque a casa mia, mi viene più facile farlo. L’ideale sarebbe questo: vivere a Londra per lavorare al disco e ritornare in Italia per “sfondare tutto”!!!!! “
Nel tuo futuro vedi un percorso internazionale?
“Sarebbe un sogno per me lavorare con Artisti internazionali. Sogno l’America prima di tutto pero’ anche la Francia non mi dispiacerebbe. Sicuramente è un obiettivo che non escludo e spero un giorno di raggiungerlo. Vedremo…”