Tupac e B.I.G. da amici alla storica faida della East Coast vs West Coast

Easy è ancora oggi uno dei produttori più affermati e vanta anche un merito storico: fu attraverso lui che nel 1993 Tupac e B.I.G. si incontrarono e divennero amici. Tupac stimava B.I.G., che a sua volta lo considerava un modello. Il produttore riuscì anche a portarli in studio insieme per incidere ‘Runnin’ from tha Police’, il brano che avrebbe dovuto far parte di ‘Thug Life’ ma che non fu inserito nel disco perchè il testo fu giudicato troppo violento. Si decise quindi di includerlo nel terzo album di Tupac, ‘Me Against the World’, con un testo leggermente modificato, ma saltò ancora a causa di nuovi dissidi tra i due rapper.

Era il 1993, mentre B.I.G. stava vivendo un periodo fortunato dal punto di vista lavorativo e personale, Tupac venne arrestato con l’accusa di abuso sessuale a quattro anni e mezzo di carcere. Le sue disavventure giudiziarie non hanno pregiudicato la sua carriera, un mese dopo aver varcato il cancello del carcere, la Interscope pubblicò ‘Me Against The World’, era il 1995 e fu la prima volta che un detenuto si ritrovò primo in classifica. Sei giorni dopo l’incarcerazione di Tupac, la Bad Boy aveva pubblicato il secondo singolo di The Notorious B.I.G. da ‘Ready to Die’. Il brano si intitolava ‘Big Poppa’, il video era stata realizzato all’interno del Nell’s, il club dove era iniziata la caduta nell’abisso di Tupac, trattandosi appunto del locale dove il rapper aveva conosciuto la ragazza che poi l’ha accusato di violenza sessuale. Il lato b del singolo sembrò un dissing diretto a Tupac, il titolo era ‘Who Shot Ya?’ con Combs e Tupac era convinto che i mandanti dell’agguato del Quad Studio fossero proprio B.I.G. e Combs.

I due sie erano conosciuti nel ’93 sul set di Juice, Tupac aveva permesso all’esordiente di Brooklyn di aprire i suoi concerti newyorkesi, lo aveva ospitato e in qualche modo si riteneva suo mentore. In ogni caso quella canzone diede inizio alla guerra tra Tupac e Biggie, che si sarebbe incastrata in una faida tra le due maggiori case discografiche delle due coste in un crescendo di tensioni e azioni senza precedenti.

Il carcere aveva cambiato molto Tupac e il suo risentimento verso Biggie si era trasformato in odio. Lui era il principale sospettato dell’agguato subito da Shakur, era convinto che B.I.G. volesse prendere il suo posto, per lui era il nemico e andava eliminato e umiliato. Nel ’96 la guerra tra Tupac e Biggie raggiunse l’apice con la pubblicazione di ‘Hit ‘Em Up’, il brano eseguito insieme agli Outlawz era il retro del singolo ‘How Do You Want It’, il terzo estratto dal disco ‘All Eyez On Me’ ed era un dissing senza esclusione di colpi destinato a diventare il più celebre della storia del rap. Le rime di Tupac non si limitano più all’irrisione dell’avversario o allo sberleffo, non sono nè metafore immaginarie, nè simboliche, al contrario sono fin troppo chiare e reali. Così come la prima copertina del singolo, che mostrava la testa di Puff su un corpo di serpente e quella di Biggie sul corpo di un maiale. Il brano sollevò molte polemiche, c’è stato anche chi riteneva Tupac folle, ma l’attesa replica di B.I.G. non arrivò mai.

Qualche mese più tardi a Los Angeles Tupac fu ucciso. Anche The Notorious B.I.G. divette fare i conti con la scomparsa di Tupac. Adesso restava lui la più grande star presente sulla scena, eppure non era facile gestire la situazione. Considerata la faida in corso al momento della morte di Tupac e il livello di scontro raggiunto, non furono in pochi a ipotizzare un coinvolgimento dello stesso Biggie nell’agguato. In quei giorni Biggie stava lavorando al suo secondo album, fu arrestato per aver spaccato il finestrino del taxi su cui viaggiavano dei fan che gli avevano chiesto l’autografo, ever tirato fuori dalla vettura uno di questi e averlo gonfiato di pugni. Qualche mese dopo fu arrestato nuovamente per possesso di droga e armi in New Jersey. Non era un periodo facile, Tupac aveva lasciato non pochi strascichi, l’aveva attaccato pubblicamente in merito al presunto tradimento della moglie e in seguito alla sua morte erano arrivati i sospetti e le accuse.

Nel frattempo stava per diventare padre, l’uscita del disco era prevista per il 27 marzo ed era in tour a promuovere il nuovo singolo ‘Hypnotize’. Il 9 marzo partecipò a un party organizzato dalla rivista Vibe che fu interrotto a mezzanotte dai vigili del fuoco e decisero di proseguire la serata a casa di un pezzo grosso della Interscope. L’auto su cui viaggiava Biggie fu affiancata da una Chevrolet scura, il guidatore abbassò il finestrino ed esplose una carica di colpi contro B.I.G.

 

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