tha Supreme fa il record di streaming, ma i suoi instore sono di una noia mortale
Forse tha Supreme vuole essere il Gorollaz del rap. Fatto sta che zitto zitto, ma proprio zitto, nel senso che è difficile quanto raro trovare un video dove lui effettivamente parla, ha battuto con il suo album d’esordio ben tre colossi: Marracash, Salmo e Machete.
Ebbene sì, 23 6451 è il disco dei record. È l’album più ascoltato di sempre in Italia su Spotify nella prima settimana, contando 59.533.687 stream.
Ben 5 milioni in più del Machete Mixtape 4, che con 54 milioni aveva stabilito il record, e addirittura 14 milioni in più di Playlist di Salmo e Persona di Marracash, entrambi a 45 milioni. Sti cazzi. Se lo merita, non se lo merita. Spotify ha attivato una promo aggressiva nei confronti del disco, il disco è un flop o un capolavoro, a poco servono le critiche o le giustificazioni quando i numeri parlano in questo modo. Tha Supreme è il fenomeno del momento. Il metro di paragone per le prossime uscite in termini di numeri. Il record da battare. Colui che ha osato superare Salmo, Marracash e pure il Machete Mixtape.
Non se lo merita e sei più bravo di lui? Il tuo rapper preferito è più bravo di lui? Molto probabilmente è vero, ma tha Supreme piace di più del tuo rapper preferito, almeno per ora. Certo che di contro a numeri del genere ha organizzato un instore tour da dementi. Com’era prevedibile visto le premesse. Un conto è andare in stazione a vedere una statua gigante, un altro è andare a farsi una foto con uno schermo.
A me sto ragazzino che si muove per fare una foto con l’avatar di tha Supreme fa pena. È immaginazione fine a se stessa, come un videogioco, una realtà virtuale che non ha niente di reale. Tha Supreme è come gli Hikikomori che non escono di casa e non si confrontano con la realtà. Sì, va bene come i Gorillaz, ma in questo caso niente di così innovativo. Ha creato un’immagine senza immagine, utilizzando un avatar, un fumetto. Ma cosa resta a tutti i suoi fan che fanno code per scattare una foto con lui? Una foto che potevano crearsi a casa facilmente e a zero spese e sbatti con Photoshop. Questa è innovazione? O è tornare indietro?