Shiva a Le Iene: “non volevo uccidere”

Nicolò De Devitiis ha passato 48 ore con Shiva. Il servizio è stato registrato mentre il rapper era ai domiciliari e dopo la loro revoca.

Quello che ne emerge nel servizio andato in onda su Italia 1 alle Iene, è il racconto di un ragazzo, che sentiva la necessità di doversi difendere, non solo da quell’agguato sfociato in sparatoria. “Perchè ero armato? Ci tengo al mio culo, giro con le collane e c’è tanta gente invidiosa. In quel casino è successo tutto in meno di 30 secondi, ero sotto shock e mi sono solo difeso.

Non volevo uccidere, non è vero che sono tornato in studio e li ho inseguiti sparando” ha raccontato Shiva. E ha aggiunto “non so perché sia iniziata questa guerra, secondo me tutto è nato da loro quando volevano ottenere successo. Quando vengo tirato in causa devo difendere il mio nome, i miei affari, la mia musica”.

Il rapper con De Devitiis si è aperto, ha parlato del suo senso di inquietudine, di non riuscire mai a stare fermo, di dover sempre fare qualcosa per non pensare. 

In carcere è come se ti mettono in pausa. E io in pausa non mi ero mai messo. Quel posto non può essere rieducativo, lì non impari niente”. Eppure ha visto gli arresti domiciliari come un modo per poter stare con la sua famiglia, con il figlio, cosa che con il lavoro non avrebbe potuto fare.

Da una settimana Shiva è passato dagli arresti domiciliari all’obbligo di firma e spiega 

ho concordato uno sconto di pena. Ho accettato l’accusa di tentato omicidio in cambio di 4 anni e 7 mesi. L’ho fatto per due motivi: per mio figlio e i concerti”.

E proprio il giorno in cui gli sono stati revocati gli arresti domiciliari, Shiva sale su un palco, è ospite infatti al concerto di Geolier al Forum di Assago.

Dell’arresto, dei mesi in carcere, di non aver potuto vedere il figlio nascere, Shiva ne ha parlato abbondantemente anche nel suo disco Milano Angels e lo ha fatto anche alle Iene, dove ha raccontato il momento in cui è stato arrestato, proprio come nella canzone 6AM.

Sono arrivati in sei, infatti il cane ha abbaiato. lo ho guardato fuori e li ho visti. Ho detto cazzo, poi arriva il capo loro e mi fa preparati che qua 10 anni non te li toglie nessuno, non rappi per 10 anni”.

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