Selvaggia Lucarelli attacca Salmo e gli dà del maschilista
Praticamente ogni giorno un’opinionista del web, o un boomer, si sveglia e dà del maschilista sessista a un rapper. Così, tanto per fare una polemica facile e creare indignazione altrettanto facilmente.
Oggi è il turno di Selvaggia Lucarelli e Salmo.
Già la scorsa estate Selvaggia era stata tra le prime persone che avevano criticato duramente il concerto che Salmo aveva tenuto ad Olbia, un concerto molto criticato perché violava appieno le norme previste per il Covid.
Quasi un anno dopo, Salmo e Salvaggia Lucarelli riprendono la loro diatriba.
Il tutto è nato da un post pubblicato da Salmo sul suo profilo Instagram, nel quale scrive: “è stato l’anno più difficile della mia vita. Concerto abusivo, album, recitare nella serie tv, dirigere la colonna sonora, fare un nuovo album, preparare il live per San Siro”.
Ma la parte incriminata arriva alla risposta al commento di Moab Villain “Quale concerto abusivo?“
“Chiedi a Selvaggia Sucarelli” ha risposto Salmo.
Risposta che ovviamente non ha lasciato Selvaggia indifferente e che, con qualche mese di ritardo, replica: “Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore. Non ha mai risposto nel merito, ma perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e “Ahaha”. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse”.
Eccola qua, Selvaggia Lucarelli che tra le righe dà del maschilista a Salmo per aver storpiato il suo cognome. E che successivamente sferra il colpo di grazia tirando in ballo quel vecchio gossip che vede Salmo accusato di aver mandato la foto del pene a una ragazza su Instagram.
Possiamo dire che Selvaggia Lucarelli ha fatto esattamente Selvaggia Lucarelli, nè più e nè meno, creando il solito caso mediatico da indignazione facile prendendo un rapper è una battuta. Perché dai, storpiare il cognome è solo una cosa ironica. E Salmo ci è cascato in pieno dandole altro materiale da aggiungere alla sua sterile polemica da prima elementare e servendole su un piatto d’argento l’occasione per tirare in ballo la storia del pene nei DM…
Una cosa parecchio squallida e che avrebbe potuto tranquillamente risparmiarsi.