Quentin40 dai giardinetti
Passin passino fa il nido l’uccellino. A ciascuno il suo mestiere. Le barre a chi le sa tenere. Se parli quando devi, tardi non arrivi. Libertè, Egalitè, Fraternitè.
Fiumicino, Roma, i palazzi delle case popolari fanno da sfondo al quarto video di Quentin40. Schivo, riservato, di lui si sa veramente poco, non ama parlare, raccontarsi ai giornalisti. Giovane, ma con le idee chiare: lascia che sia la sua musica a parlare per lui, che siano gli altri a cercarlo e acclamarlo e non che sia lui a crearsi l’ennesimo personaggio di cui il rap oggi non ha davvero bisogno. I brand fanno a gara per averlo, dopo il successo di ‘Thoiry’ il suo nome è sulla bocca di tutti, ma a lui sembra interessare poco, quello che deve dire, quello che deve mostrare lo fa solo con la musica.
E di cose da dire Quentin40 ne ha parecchie e lo sta facendo nel modo giusto, con quelle rime piene di significato, le parole spezzate, il flow, le basi di Dr. Cream che sembrano superarsi a ogni singolo che esce. Da ‘Luna Piè’, ‘Bomber Vè’, ‘Thoiry’ a ‘Giovane1’. Quattro hit, una meglio dell’altra, un’escalation che sta portando Mitraglia Rec in vetta. Per chi fa musica e la fa da solo, senza una major, approcciandosi solamente con il proprio stile e il proprio collettivo, vedere un’ascesa così veloce non è cosa comune e da tutti i giorni. Solo i veri talenti riescono in questo. Dimostrare le proprie doti sul campo e non in mille e inutile Instagram stories è cosa più unica per rara oggigiorno. Ma è quello che Quentin40 sta facendo. Sembra che niente lo scalfisca, la gente, i brand, gli addetti del settore che fanno a gara per parlare di lui, lui resta a tratti impassibile, va avanti per la sua strada, non si fa abbagliare da luci effimere. Ha la musica ed è l’unica cosa che sembra interessargli. E’ tutto racchiuso nelle parole che aprono ‘Giovane1’ “se parli quando devi, tardi non arrivi“.