Anche quest’anno voto boh, Ricchi Dentro, il video

‘Ricchi Dentro’ è uno dei miei pezzi preferiti di Ghali, ricco di quelle frasi no sense buttate quasi a caso che tanto mi hanno divertita lo scorso anno quando è uscito Album.

Parli troppo, fammi un riassunto“, “anche quest’anno voto boh“, “no grazie non mangio prosciutto” e via dicendo. Ma come al solito Ghali ha una doppia chiave di lettura e lo si vede bene anche dalle immagini del video di ‘Ricchi Dentro’. Se da un lato l’immagine di Ghali vuole essere pulita, politically correct, adatta ai bambini che tanto lo seguono e lui e il suo team lavorano duramente per mantenere integro tale immaginario, dall’altro è sempre più evidente che dietro parole apparentemente goliardiche e frasi che sembrano essere buttate lì a caso, si nasconda un significato più recondito.

Ghali tratta temi importanti (che a me personalmente hanno un po’ stufato) quali la politica e il razzismo. Temi che ritornano in ogni suo pezzo, ma che vengono abilmente nascosti da giri di parole e dalla sua immagine. Temi che neanche i giornalisti possono affrontare direttamente con lui. Quando l’ho intervistato per l’uscita di ‘Album’ mi è stato esplicitamente chiesto dal suo manager di non porre alcuna domanda che riguardasse la politica e il razzismo. Ma come? Sono i temi principali che tratta nelle sue canzoni e non possiamo affrontarli con lui? No. Ecco un ennesimo esempio di censura. No, perchè Ghali deve essere quello che piace ai bambini, che veste in modo appropriato, che non si fa vedere in giro nei locali pubblici a bere, che mantiene quell’alone di bravo ragazzo che tanto piace alle televisioni italiane. E trattare temi di cui lui stesso parla rovinerebbe l’immagine che gli è stata costruita addosso.

Il video di ‘Ricchi Dentro’ parla da solo, le immagini sono chiare e nitide, si capisce quale sia il significato e il messaggio che Ghali manda, ma è meglio non parlarne, lasciare al pubblico l’immagine di chi dice “mamma dai sincera ti aspettavi tutto questo? Eravam già ricchi dentro“.

Quello che passa di Ghali, al di là del flow e dei testi, è l’immagine da bravo ragazzo. E’ quello che vogliono venderci e che tutti da un anno a questa parte abbiamo comprato.

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