Perché quando Fedez è stato accusato di aver comprato streaming, Spotify non ha preso provvedimenti?

Oggi affronto un argomento e una vicenda abbastanza spinosi, di cui a inizio anno si è parlato molto, soprattutto vociferato e gossippato, ma raramente approfondito.

Il 25 gennaio è uscito Paranoia Airlines di Fedez e, a parte il simpatico siparietto del “Che noia Airlines” messo in piedi via Twitter da Ghali con la complicità di Guè Pequeno, si è parlato soprattutto del fatto che Fedez avesse comprato degli streaming su Spotify.

 

Andiamo con ordine. Esce il disco. Viene presentato tramite un evento sponsorizzato da Spotify Italia, durante il quale la stampa, insieme all’artista e ad alcuni fan è stata invitata sull’aereo Paranoia Airlines che è decollato dall’aeroporto di Milano Linate. Spotify Italia sponsorizza l’evento, come spesso e volentieri accade con diversi artisti, da Salmo, a Ensi, a Lazza, alla DPG e via dicendo, quindi una prassi assolutamente normale. 

 

 

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Fedez però decide di puntare tutto sulle vendite del disco fisico e non sugli streaming, che Spotify se la sia presa per questo? Chi può dirlo…. Ma intanto andiamo avanti…. Fedez regala per ogni disco acquistato un capo del merchandising creato appositamente per Paranoia Airlines, con tanto di scritta Paranoia Airlines, non Chiara Ferragni Collection, giusto per rispondere a chi sostiene che il disco gliel’abbia venduto la moglie. Certo, Chiara Ferragni l’ha supportato anche via Instagram stories, come è normale che sia essendo sua moglie, ma in nessun capo era presente il logo con gli occhietti tipici del brand della Ferragni, e visto che quando esce un disco gli artisti si spingono tra loro costantemente, mi sembra normale e sacrosanto che la moglie di Fedez abbia supportato e spinto il marito, o no?

 

 

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PARANOIA AIRLINES COLLECTION Desing by TheFerragnez ©? Ho pensato a lungo a cosa avrei potuto fare come ringraziamento per questi anni incredibili che mi avete regalato. E allora, visto che negli ultimi tempi mi sono divertito a disegnare diverse capsule andate subito sold out e che mia moglie di moda ci capisce qualcosina, ci siamo fusi come il Megazord dei Power Rangers per disegnare insieme una collezione esclusiva per “Paranoia Airlines”. Il risultato sono felpe, t-shirt, cappelli e calze firmate TheFerragnez. Il mio modo per dirvi grazie è proprio questo: vi basterà venire con il nuovo disco a qualsiasi mio instore per ricevere in regalo un pezzo della collezione a vostra scelta! (ovviamente fino a esaurimento scorte). Nelle stories potete vedere tutti i capi che abbiamo creato… non vi resta che scegliere il vostro preferito ? Spero che apprezzerete questo pensiero e che possiate portare uno di questi pezzi sempre con voi. È il modo del coso dipinto di lasciare un piccolo segno indelebile ? E visto che sono in tema di ringraziamenti… un ringraziamento speciale voglio farlo a mia moglie che mi ha supportato in questa bellissima esperienza.

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Comunque Fedez decide appunto di regalare il merchandising insieme al disco per una scelta di marketing ben studiata e volta a dare risalto al prodotto fisico che ultimamente è ben poco acquistato in favore delle piattaforme digitali e vende 50mila copie raggiungendo il disco di platino. A quel punto qualcosa va storto. 

 

Su Twitter iniziano a girare tweet di utenti Spotify, Premium e non, che si trovavano brani tratti da Paranoia Airlines nelle proprie playlist o ascolti shuffle non voluti in particolare di TVTB, il singolo con la Dark Polo Gang che in quel momento era primo in classifica. Una cosa del tutto normale, che capita sempre su Spotify, che ciclicamente spinge un artista piuttosto che un altro, ma fino a quel momento nessuno si era lamentato o aveva sollevato la questione.

È possibile che Spotify abbia volutamente deciso di spingere Fedez perché aveva pochi streaming rispetto alle copie fisiche vendute e questo rappresentasse un danno per la piattaforma? Può essere, visto che Spotify è stata anche sponsor dell’evento di presentazione di Paranoia Airlines.

 

A quel punto la situazione inizia a degenerare. Il troppo vociferare della stampa fa sì che Universal, che tra l’altro ha un accordo molto stretto con Spotify Italia, presenti un esposto alla Fimi per verificare il conteggio degli streaming di Paranoia Airlines e la loro provenienza. Questo esposto, tra l’altro, è stato presentato quando è uscito Stamm Fort di Luchè e Sfera Ebbasta (entrambi di Universal), sarà stata una coincidenza? Mah…. Intanto Stamm Fort dopo la prima settimana dalla pubblicazione era già prima in classifica e aveva già superato TVTB.

 

A Fedez di fatto sono stati contestati 1000 streaming che equivalgono a 100 copie fisiche. Ora io dico, ma uno che ha venduto 50000 copie fisiche e ha raggiunto il disco di platino si va a comprare 1000 streaming? Se proprio gli fossero mancate 100 copie non avrebbe fatto prima a comprarsele in un negozio e poi buttarle come si è sempre fatto? Tanto più che Fedez, raggiunto il disco di platino, aveva deciso di interrompere la produzione del merchandising, se l’avesse continuata molto probabilmente avrebbe continuato a vendere altre copie ovviamente fisiche e magari avrebbe raggiunto il doppio disco di platino.

 

Cos’è successo poi? Fedez era nel polverone mediatico, Fimi ha indagato senza trovare anomalie negli streaming e Spotify si è chiamata fuori diffondendo un comunicato ufficiale nel quale ha preso la situazione alla larga senza entrare nel merito del caso Fedez:Consideriamo molto seriamente le problematiche legate alla manipolazione artificiale del numero di streaming sulla nostra piattaforma. Abbiamo in essere diverse misure di controllo che monitorano il consumo di musica sul servizio, per individuare, esaminare e far fronte a tali attività. Continuiamo ad investire molto per perfezionare i nostri processi, migliorare i metodi di rilevamento e rimozione e ridurre l’impatto che eventuali attività illecite hanno sui legittimi creatori di contenuti, sui titolari dei diritti e sui nostri utenti.”

 

Perché, se Fedez ha davvero comprato degli streaming Spotify non ha detto niente, non ha preso provvedimenti in merito o condannato il gesto? Forse perché avrebbe dovuto ammettere che c’è una falla grande come una casa nella piattaforma? O forse perché ha preferito lasciare nella merda un artista che, dopo aver avuto la sponsorizzazione per un evento legato all’uscita del disco, ha preferito vendere dischi fisici e non supportare la piattaforma con gli streaming? Di fatto Spotify una decisione l’ha presa, anche se non l’ha mai comunicata apertamente ed è stata quella di togliere tutti i brani tratti da Paranoia Airlines da tutte le playlist editoriali di Spotify Italia. Perché farlo se non sono state verificate anomalie negli streaming di Paranoia Airlines? Per danneggiare un artista che ha scelto di puntare sulle vendite delle copie fisiche e non sugli streaming? O forse per abbracciare tacitamente la causa lanciata da Universal con la quale ha un accordo?

 

Comunque vi consiglio di guardarvi l’intervista di Fedez a Montemagno, dove tra le altre cose, viene spiegato il discorso degli streaming e anche la sua decisione di vendere il merchandising di Paranoia Airlines insieme al disco.

 

 

 

 

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