Niko Pandetta in carcere fa lo sciopero della fame

Niko Pandetta è in carcere ad Opera da tre mesi per spaccio con una condanna di 4 anni.

A fine novembre aveva scritto una lettera dal carcere, nella quale sostanzialmente parlava di come, ancora prima di essere arrestato, ha avuto difficoltà a lavorare come artista a causa di date live che saltavano, contratti con etichette che non venivano conclusi e radio che non passavano la sua musica. “Mi hanno tolto la libertà artistica prima di quella fisica” scriveva.

Ora è tornato a darci sue notizie con una lettera scritta a mano e condivisa nelle sue IG stories.

Niko Pandetta parla della situazione che sta vivendo in carcere, del fatto che gli vengono negati i colloqui con la famiglia e gli amici e le telefonate. La prima settimana di carcere l’ha passata in isolamento e ora non può comunicare con l’esterno. Ha deciso di fare lo sciopero della fame per far arrivare il messaggio sulla sua condizione carceraria e avere l’opportunità di essere spostato in un’altra struttura.

Queste le sue parole:

“SONO PASSATI 3 MESI.

IL GIORNO CHE MI HANNO PORTATO A OPERA QUALCUNO HA FESTEGGIATO.

MI SONO FATTO UNA SETTIMANA DI ISOLAMENTO. SENZA POTER PARLARE A NESSUNO, SENZA SIGARETTE, SENZA NIENTE, SOLO CON ME STESSO.

DOPO UNA SETTIMANA DI ISOLAMENTO MI HANNO PORTATO NELLA SEZIONE DI TOSSICODIPENDENTI, SENZA FARMI ANALISI DI NESSUN TIPO, NÉ NESSUN COLLOQUIO CON LA DIRETTRICE.

LE HO PARLATO UNA VOLTA SOLA, LA SUA PRIORITA È STATA CHIAMARMI A COLLOQUIO NOR PER PARLARE DELLA MIA RIEDUCAZIONE, NÉ TANTOMENO PER PROVARE A CAPIRE LE MIE PROBLEMATICHE DA DETENUTO. CI HA TENUTO PERÒ AD UMILIARMI COME PERSONA E COME ARTISTA. DALL’ALTO DELLA SUA OSTENTATA SUPERIORITÀ HA GIUDICATO ME E LA MIA MUSICA E MI HA FATTO CAPIRE CHE IN FONDO NON SIAMO TUTTI UGUALI, MA QUESTO LO SAPEVO GIÀ.

HO FATTO RICHIESTA X COLLOQUI E LE TELEFONATE CHE MI SPETTANO COME DETENUTO MA CONTINUANO A RIGETTARMELE. VEDO GLI ALTRI DETENUTI ANDARE A COLLOQUIO CON FAMIGLIA E AMICI, A ME NEGANO, NEGANO TUTTO NONOSTANTE NON ABBIA NIENTE DI DIVERSO DAGLI ALTRI DETENUTI.

ALL’ACCANIMENTO ERO ABITUATO, MA QUELLO CHE STANNO PROVANDO A FARE ORA È DISTRURGERMI FISICAMENTE E MENTALMENTE.

DIMENTICAVO CHE X UNO SCREEN FATTO IN VIDEOSHIAMATA TRAMITE WHATSAPP, FATTO DA UNA PERSONA E PUBBLICATO SU TIKTOK E ANDATO VIRALE, MI HANNO SOSPESO LE VIDEO CHIAMATE E FATTO RAPPORTO E DENUNCIA.

NON CE LA FACCIO PIÙ A SUBIRE TUTTO CIÒ X QUESTO, SONO A SCIOPERO DELLA FAME E SPERO PRESTO DI ESSERE TRASFERITO IN UNA STRUTTURA IN CUI I MIEI DIRITTI DA DETENUTO POSSONO ESSERE RISPETTATI.

NON CHIEDO FAVORITISMI, VOGLIO SOLO RICEVERE LO STESSO TRATTAMENTO CHE LE STUTTURE CARCERARIE RISERVONO A TUTTI GLI ALTRI DETENUTI, CHIEDO A TUTTI I MIEI FANS E A TUTTI MIEI COLLEGH ARTISTI E A CHI MI VUOLE BENE DI CONDIVIDERE QUESTO MO MESSAGGIO IN MODO CHE POSSA ARRIVARE UN SEGNALE ALLE AUTORITÀ COMPETENTI IN MODO CHE POSSA SCONTARE LA MA CONDANNA IN SERENITÀ. FATEMI PAGARE X I MIEI SBABLI (REATI) NON X LA MIA MUSICA.

OPERA 15/01/2023 Niko Pandetta.

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