Niko Pandetta condannato a 4 anni di carcere
Cantava “Maresciallo non ci prendi” e lo hanno preso.
Cantava “un’ora: sei stipendi” e in meno di un’ora ha preso 4 anni di carcere.
Il reato contestato a Niko Pandetta è spaccio.
Come riporta La Sicilia, a inchiodarlo sono state una serie di intercettazioni della Squadra Mobile di Catania che stavano indagando su un cartello del narcotraffico gestito da Sebastiano Sardo, diventato pentito poco prima che scattasse il blitz Double Track nel 2017.
Sardo è diventato collaboratore di giustizia e i poliziotti della Narcotici hanno scovato ben due canali di rifornimento di droga che dalla Calabria andavano verso la Sicilia. Il nome di Pandetta compare insieme a quello di altri indagati nella gestione del cartello della droga.
Niko Pandetta alcuni mesi fa è finito nel registro degli indagati anche per una rissa con sparatoria avvenuta in primavera a Catania, che di fatto consisteva in un regolamento di conti tra le famiglie Mazzei e Cappello. Niko, che è il nipote del boss Turi Cappello, condannato all’ergastolo nel regime di carcere duro 41 bis, si era beccato in quella circostanza il ”Daspo Willly” dai questori di Catania.