Baby Gang: “ero armato perché mi sentivo in pericolo”

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione di Baby Gang a Sesto Sangiovanni, hanno trovato una pistola Beretta calibro 7.65, il cane di Simba La Rue di cui si stava occupando e alcune riproduzioni di AK47 appese alle pareti.

Baby Gang indossava una tuta firmata Gucci, ma, prima di essere portato via dagli agenti, ha chiesto di potersi cambiare e metterne una del Milan.

Come riporta ANSA, sono state rese note le prime dichiarazioni rilasciate da Baby Gang ha al gip di Milano Guido Salvini. L’artista ha affermato di girare armato per difesa personale. “Ero armato perché mi sentivo in pericolo, avevano quasi ammazzato Simba”, ha detto e ha aggiunto: “i primi a sparare quella notte, con una pistola a salve, sono stati i due senegalesi. Si erano avvicinati con fare minaccioso per rubarmi le collane che indossavo”.

La versione data da Baby Gang sembra essere in linea con quella fornita dagli altri indagati, anche se tra le immagini di quella sera ce n’è una che lo ritrae con una pistola puntata contro una guardia giurata.

Quella pistola, secondo la difesa di Baby Gang, sarebbe dei due uomini senegalesi, che l’avrebbero tirata fuori quell’arma da un vaso e avrebbero iniziato a sparare per primi, mentre Zaccaria avrebbe solo tentato di disarmarli.

Baby Gang ha inoltre smentito la voce per cui lui e Simba avrebbero tentato di rapinare le vittime, affermando, al contrario, di essere stati loro stessi bersagli della rapina. Sostiene infatti che siano stati i due senegalesi ad aggredirli nel tentativo di rubargli le collane. Da lì sarebbe nata la rissa, terminata con uno degli amici di Baby Gang che ha sparato alle gambe dei due uomini.

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