Massimo Pericolo: “tra un anno lo sport nazionale sarà un videogioco”

Tra consigli sull’allenamento casalingo, gente che fa sport in quarantena, gente che va a correre e gente che si sposta ormai agilmente tra il divano e il letto passando con uno squat jump per il frigorifero, questo lockdown ci sta trasformando in veri sportivi.

Eppure la prova costume che faremo sul balcone o nella più rosea delle ipotesi su una spiaggia separati da plexiglass giganti, si fa ardua. Perché stare a casa impigrisce, perché smaltisci meno e hai più fame di prima.

Non basta vedere Chiara Ferragni, che di sicuro non ha problemi nel superare la prova costume, provare ad allenarsi in casa, o Tony Effe che sta diventando un esperto di boxe, o Emis Killa che ci consiglia il personal trainer, per molti di noi già accendere la tv o giocare alla Playstation sta diventando uno sport che interrompe l’inerzia. Per non parlare del giro di vite al supermercato una volta a settimana, che, oltre ad essere un evento mondano, è diventata lezione di zumba settimanale.

Come ci ridurrà questo lockdown? Secondo Massimo Pericolo dobbiamo vincere la pigrizia e l’inerzia e allenarci, se no i videogiochi diventeranno uno sport nazionale.

 

 

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