
La pagella di Rebel della seconda serata del Festival di Sanremo
Quello che mi sta divertendo di più di questo Festival di Sanremo sono i meme. Tipo questi di TML che riassumono perfettamente la serata di ieri.
Voto 10 a Cristiano Malgioglio, ai suoi look pazzeschi, alla sua presenza frizzante e comunque competente, alla simpatia, ai siparietti creati che hanno portato un po’ di verve e alle notevoli difficoltà riscontrate nel pronunciare il nome di Rkomi.
Voto 10 anche a Bianca Balti. Davvero pazzesca, bellissima, elegantissima e simpatica. Da apprezzare anche il fatto che abbia deciso di non parlare della sua malattia e di divertirsi soltanto. A tal proposito mi viene in mente quanto ci aveva sfracassato le palle (per usare un francesismo) la Ferragni due anni fa, con mille lacrime pre Sanremo e le scenette alla “pensati libera”. Dovrebbero esserci più Bianca Balti in giro.
Voto 3 a tutta la stampa che continua a dare 9 e 10 a Giorgia e Cristicchi.
Non discuto sul talento di Giorgia e sulla sua voce spettacolare, ma, diciamolo, la canzone è noiosa.
Cristicchi affronta un tema molto toccante e serio, la canzone oggettivamente è bella, è una poesia e tutto quello che vogliamo, ma ce lo vediamo all’Eurovision? E soprattutto tra una settimana canteremo Quando sarai piccola, o cuoricini? Secondo me “tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia”.
L’anno scorso hanno fatto di tutto per far vincere Angelina Mango, l’anno prima stessa storia con Mengoni, propsandoli dal primo all’ultimo giorno senza pausa, quest’anno è il turno di Giorgia e Cristicchi.
Che poi, Cristicchi aveva questa canzone nel cassetto da 5 anni, ci ha messo le mani più volte, l’ha proposta ad Amadeus nei suoi Festival e non è mai stata accettata.
Di questa seconda serata ho apprezzato in modo particolare la performance di Fedez.
Vuoi o non vuoi Battito è un pezzo pazzesco, la sua interpretazione è stata davvero intensa e toccante. Fedez ha portato un brano estremamente cupo, nei suoni, nei toni e nel testo e si percepisce che lo sente in modo particolare. Anche a fine serata è ancora in top 5 e persino i suoi haters più accaniti non riescono a haterarlo.
Vuoi vedere che alla fine aveva ragione Corona e vince il Festival? O per lo meno sul podio ci arriva.
Voto 7 ad Achille Lauro.
Look pazzesco e perfettamente memabile.
La canzone ci sta, è in linea con la sua discografia e ogni giorno arricchisce il racconto con una lettera. L’altro ieri con una scritta dalla ex fidanzata a cui è dedicata la canzone, ieri sera con una scritta dalla madre. Vero o no, sicuramente sa condire bene quello che porta sul palco e ti fa immergere in un’esperienza a tutto tondo.
6 a Rocco Hunt. Mille volte ancora, ma anche grazie no grazie, per restare in clima sanremese. La canzone è sufficiente. Fatta bene, carina, ma niente di che.
Voto 6 ad Rkomi.
Ho come l’impressione che si perda le parole quando canta. Per il resto credo che Il ritmo delle cose sia un brano da apprezzare in seguito, è forse più complesso di quello sembra, ma devo dire che anche stavolta non entusiasma in modo particolare.
Voto 7 a Bresh. Onestamente non ho ancora capito di cosa parli la canzone, che è perfetta per Sanremo, ha quel ritornello super catchy alla Bresh che colpisce. Per il resto continuo a pensare che in generale le canzoni siano per la maggior parte belle ma al tempo niente di che.
Voto 5,5 a Elodie e Rose Villain.
Tutte e due insieme, uguale. Belle, molto belle entrambe, anche con due belle voci, ma le canzoni? La stessa menata di sempre.
Voto 5 alle dichiarazioni fatte da Massimo Ranieri sull’autotune.
Ancora vediamo l’autotune come il demonio e va bene. Posso capire che uno con una carriera alle spalle come Massimo Ranieri non lo capisca, ma del resto per far parlare di sè in questo Festival dove sta passando in sordina, qualcosa doveva pur dire e ha dichiarato questo in conferenza stampa “sono cari ragazzi, alcuni di talento, anche grande, li inviterei a mettere da parte le macchine e di studiare, di cantare, cantare, cantare. Io sono passato dalla balere al San Carlo, senza le balere forse non avrei messo piede alla Fenice, forse non avrei meritato di metterci piede, forse non sarei stato capace di affrontare le prove artistiche della mia vita. Se qualcosa l’ho imparata, se nu’ pucurillo pucurillo so cantare… lo devo a quella gavetta. Il mio autotune sono stati i matrimoni, le feste di piazza… Papà veniva da me e mi diceva: In quella nota eri calante, statte accuorto, Giuvanne”.
Voto 10 a Morgan. Cosa c’entra Morgan? Ha detto quello che in molti pensiamo sulla maggior parte delle canzoni in gara. “Le canzoni una più orrenda dell’altra, musicalmente vuote e inesistenti. I testi roba che dire involuta, inutile e allucinante è poco: i pensierini delle elementari sono molto più brillanti. Mia figlia di quattro anni che strimpella al toy piano a confronto di Sanremo è Stockhausen”.
Lui è stato esagerato e tranciante, ma non ci è andato lontano, molti cantanti hanno fatto il compitino a casa senza portare nulla di nuovo, poco coraggio, poca personalità e poca verve si vede su quel palco quest’anno.
Voto 3 a tutti quei magazine e pagine che a Sanremo grattano la qualunque per fare l’unica cosa che sanno fare e che fanno tutto l’anno: il calippo tour. Va bene, che la major vi paga, che lo sponsor vi paga lo spazietto, ma si può avere un minimo di senso critico, si può esprimere un’opinione e soprattutto si può fare qualcosa senza necessariamente fare pubblicità a se stessi.