Il rap in Norvegia

Iniziamo il nostro nuovo viaggio sul rap nel mondo andando in nord Europa, in Norvegia.

I più grandi esponenti della scena rap norvegese sono Kamelem, Snow Boyz, Karpe Diem, Arif, Dutty Dior e Isah.

 

 
Kamelem è diventato famoso quando ha pubblicato il suo singolo di debutto “Si ingenting” mentre era in fuga dalla prigione nel 2015. Nei quattro anni successivi, le sue uscite di successo e il tour non-stop lo hanno consacrato come uno dei maggiori esponenti della scena scandinava e il portavoce di un un gruppo sottorappresentato della società norvegese.

 

 

 

 

Nato e cresciuto a Bergen sulla costa atlantica norvegese, Kamelen non aveva intenzione di diventare un cantante, ma la sua città natale è ricca di musicisti e a un certo punto Kamelen, mentre beveva vino in uno studio di registrazione, ha scoperto la musica e capito che voleva diventare un artista.
Da ragazzino ha avuto diversi guai con il sistema giudiziario e quando stava per diventare famoso ha fatto ammenda per il suo comportamento passato nei brani
“Ingenting”, “Beng Beng Beng” e “Lil Homie”. Il suo album “Ambivalent” e l’EP “Lyca”, che hanno raggiunto milioni di streaming e portato Kamelem ad una nomination ai Norwegian Grammy.

 

 

 

 

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti, Kamelem continua a voler mantenere il controllo creativo della sua musica e carriera e ha ripetutamente scelto di rifiutare importanti contratti discografici.

 

 

 

 

Brothers Wavy Marley e $ k! P formano il duo hip-hop Snowboyz, che insieme hanno devastato la scena live di Oslo per diversi anni con una serie di spettacoli carichi di energia e mai visti prima in Norvegia.

 

 

 
Gli Snow Boyz hanno dimostrato di essere tra gli artisti più versatili e inventivi che ci siano oggi in Norvegia, con la loro musica riescono infatti a spaziare agilmente tra diversi generi musicali, passando dal rap, all’afrotrap, alla trap. Nel loro repertorio hanno brani più street come 42 e altri più melodici e ballabili come ZadeKing, Myra o Morgan Sulele.

 

 

 

 

 

Karpe Diem, noto anche semplicemente come Karpe è un duo composto da Magdi Omar Ytreeide Abdelmaguid e Chirag Rashmikant Patel.

Magdi e Chirag si sono incontrati la prima volta nel 1998 a Oslo Handelsgymnasium, dove entrambi studiavano e facevano musica individualmente. Il duo si è formato nel 2000 appositamente per partecipare al Ungdommens kulturmønstring (UKM).
Ad oggi sono considerati i padri fondatori del rap norvegese.

 

 

 

 
Phil T. Rich, in arte ARIF, è un rapper del team BAWS che ha iniziato a esplodere nel 2012 con il lancio della sua carriera da solista sotto questo nuovo alias.

Nato e cresciuto a Oslo, ha contribuito alla creazione di BAWS nel 2009. Dopo aver vinto nel 2012 il prestigioso premio “Norwegian Broadcasting Corporation’s Untouched Artist of the Year”, ha firmato con la EMI/Warner Music Group un anno dopo e ha rilasciato il suo secondo EP Aldri & Alltid.

Nel 2014 ARIF ha presentato la hit “Lowkey”, mentre nel 2015 è uscita “Kanke Gi Opp” con l’album Highend/Asfalt e ha vinto il premio “Spellemanprisen” (il Grammy norvegese) per il suo album pubblicato da Nora Collective. Nel 2016 la canzone “7” con Unge Ferrari e? stata inserita nello show norvegese SKAM (NRK), che lo fece viaggiare in tour per tutto il Nord Europa, prima del grande successo arrivato con il singolo “Alene” nell’estate del 2017, già disco di platino certificato in Norvegia.

 

 

 

 

Dutty Dior, rapper 24enne di Oslo, è considerato la stella nascente della scena rap norvegese. Insieme a Isah, altra stella nascente, Dutty Dior ha pubblicato HALLO che è stata una vera e propria hit nel 2019. Entrambi gli artisti fanno parte di Universal Music Group.

 

 

 

 

Parlando di rap in Norvegia non si può non citare Kaveh Kholardi, che un paio d’anni fa aveva fatto il giro del mondo per aver gridato “Ebrei di merda” a un concerto.

Kaven Kholardi, rapper norvegese di origini iraniane, si stava esibendo in un festival ad Oslo. A un certo punto ha chiesto al pubblico se c’erano altri musulmani tra loro; alcuni risposero di si, dopodiché lui chiese se c’erano anche degli ebrei. Quando nessuno ha risposto, Kholardi ha detto: “ebrei di merda”, salvo poi dire che era solo uno scherzo. A causa di ciò gli organizzatori dell’evento, che doveva promuovere la diversità, lo hanno querelato, anche alla luce del fatto che cinque giorni prima aveva scritto su Twitter che “i fottuti ebrei sono così corrotti.”

Sebbene Kholardi si sia difeso dicendo che le sue parole fossero state decontestualizzate, il Presidente della Comunità Ebraica di Oslo Ervin Kohn ha sporto denuncia per istigazione all’odio. Tuttavia, la polizia ha stabilito che le parole dell’artista avessero un intento satirico.

 

 

 

 

Se vuoi ascoltare un po’ di rap norvegese collegati questa sera alle 19.00 su Hot Block Radio.

 

 

Lascia un commento