Dio Lo Sa di Geolier – la recensione di Rebel
Geolier è Napoli.
Ora più che mai se si pensa a un rappresentante di Napoli a livello musicale non si può non pensare a Geolier.
Napoli, le sue strade, la vita, la gente, le storie, Geolier è a tutti gli effetti la voce di Napoli. Di chi parla in dialetto e di chi pensa in dialetto. Il successo, i soldi, Sanremo non lo hanno cambiato, Geolier resta uno dei tanti tra la sua gente, che ora lo ha messo nell’Olimpo dei re di Napoli. Ed è giusto che sia così. Ma Geolier, pur mantenendo salde le sue radici, non parla solo ai napoletani. Nonostante usi il dialetto e spesso chi come me è del nord avrebbe bisogno dei sottotitoli per capire appieno le sue parole, ha la capacità di arrivarti sempre e comunque. Le emozioni che trasmette, che siano delicate o dirompenti, dolci o incazzate, ti attivano dritte al cuore come un pugno in pancia. È questa la forza di Geolier: riuscire ad arrivare a chiunque. E quella scrittura diretta, di pancia, come chi scrive su un diario quello che sente senza il bisogno di rileggere.
Con questo disco Geolier è passato dall’essere un fenomeno momentaneo a un artista affermato e solido. Rispetto al precedente album, Il coraggio dei bambini, Dio lo sa è più solido e sviluppa appieno tutte le caratteristiche di Geolier. 21 pezzi, nei quali il rapper napoletano dà voce a tutto se stesso: passando da banger e veri e propri esercizi di stile ad aperture melodiche, dalla realness del rap – in cui flexare come un vero disco urban impone – a pezzi d’amore, di cui il rapper non poteva fare a meno.
Troviamo infatti hit assolute (Io t’o giur’ con Sfera, Una come te, 357 con Guè), ma anche esercizi di stile di alto livello (Nu parl, nu sent, nu vec, 6 Milioni di euro fa) e brani che ti arrivano dritti al cuore (Per sempre, Finché non si muore).
Geolier finalmente è arrivato dove voleva arrivare, e ci racconta sia com’era prima che com’è adesso, il suo mondo di prima e il mondo che vive ora.
Dio lo sa non è un disco facile, ma è un disco di forte impatto e di grande sperimentazione, sinonimo del fatto che ora Geolier può davvero fare ciò che vuole, ma nel quale si sente tutta l’anima di Geolier, che, pur evolvendosi, è rimasto fedele a se stesso.
Sicuramente è un disco destinato a restare e che segnerà la carriera di Geolier.