Cosa c’entrano Fedez, Emis Killa e altri rapper con l’arresto del capo ultras della curva sud di Milano?
La notizia è questa: ieri (30 settembre) sono state arrestati 18 ultras di Milan e Inter, compreso il capo ultras della curva sud Luca Lucci con l’accusa di aver creato una doppia associazione a delinquere per mettere le mani su tutti gli affari legati a San Siro.
Pare che Luca Lucci, soprannominato Joker, avesse rapporti con Fedez e con altri rapper tra cui Guè, Lazza, Emis Killa, Tony Effe e Cancun e che si occupasse, tra le altre cose, anche di gestire gli eventi di alcuni rapper in Calabria. Proprio per questa attività Lucci sarebbe stato affiancato da Alex Cologno detto Islam Hagag, che avrebbe stretti rapporti con i clan ndranghetisti in particolare con alcuni membri della famiglia Barbaro, il clan mafioso guidato da Rocco Barbaro.
Stando a quanto riportato da Milano Today, gli agenti della squadra mobile hanno perquisito l’abitazione di Bernareggio di Emis Killa, che comunque non è indagato. A casa sua, stando a quanto appreso, sono stati trovati e sequestrati 40mila euro in contanti, uno sfollagente, un manganello telescopico, tre tirapugni, sette coltelli e uno storditore elettrico.
Emis Killa, il 17 agosto, ha accompagnare Luca Lucci allo stadio, in occasione della prima partita di campionato Milan-Torino. I due sarebbero arrivati allo stadio a bordo di un suv Alfa Romeo e si sarebbero poi accomodati nei posti vip di uno skybox al primo anello rosso.
Luca Lucci ha avuto diversi guai con la giustizia. Capo ultras del Milan dal 2009, è stato già condannato a quattro anni di carcere per l’aggressione del tifoso interista Virgilio Motta, morto suicida nel 2012 dopo aver perso la vista a un occhio a causa delle percosse. Nel 2018 è stato condannato a un anno e mezzo per traffico di droga. È poi tornato in carcere nel 2021 dopo essere stato condannato a 7 anni con rito abbreviato.
Dalle carte della Procura, emerge che Lucci abbia rapporti con narcotrafficanti stranieri, ricoprendo “una posizione di vertice” nel traffico illecito. Tornato ai domiciliari, secondo gli inquirenti, ha continuato la sua attività.
Il rapporto tra Luca Lucci e Fedez
Pare che i due siano entrati in contatto quando Fedez avrebbe chiesto a Lucci di aiutarlo con la diffusione della Boem (la bevanda che ha creato insieme a Lazza) all’interno dello stadio Meazza e successivamente gli avrebbe chiesto una persona fidata che potesse fargli da bodyguard.
Il nome di Lucci finisce anche nelle carte dell’inchiesta sull’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino, che vede coinvolto Fedez e altri 8 membri della curva Sud, tra cui Christian Rosiello, fedelissimo di Lucci che è diventato la guardia del corpo di Fedez.
Sia Lucci che Christian Rosiello sono stati ospiti Fedez lo scorso weekend a Parigi in occasione della Fashion Week.
Nel pestaggio ai danni di Iovino vengono tirati in ballo da Fedez anche Tony Effe e Lazza. Tony Effe è amico di Iovino, soprannominato Jimmi Palestra, e dopo l’aggressione ha parlato con Lazza.
Tramite un’intercettazione telefonica avvenuta il giorno successivo al pestaggio pestaggio tra Fedez e Lucci si sente Fedez dire: “adesso ha imbruttito Lazza mi ha detto, far brutto a Lazza vuol dire far brutto a mio figlio. A me lo ha detto. Ha detto ‘ho chiamato il Lazzino e gli ho detto che lui e i suoi amici della curva non devono rompere il cazzo’ una roba simile, adesso non è che mi posso ricordare le parole precise di Tony Effe, però ti assicuro che la parola Milan c’era. Il tema è l’atteggiamento che loro hanno ma tanto li becchiamo prima che vengano al bar”, Lucci gli chiede “Ma chi?” e Fedez risponde: “Tony e l’amico Jimmi palestra”.
A quel punto Luca Lucci fa sapere a Fedez della sua intenzione di recarsi al party di Capo Plaza organizzato in occasione dell’uscita del nuovo disco, dove secondo Fedez ci sarebbero stati “loro”. Fedez chiede quindi a Lucci di ‘fornirgli’ una persona più “pirotecnica” come guardia del corpo. “Ne vuoi uno proprio brutto? Ci penso io”, conclude Luca Lucci.