
Com’è stato il concerto di Achille Lauro al Forum di Assago?
Sono passati 11 anni da quando un giovane Achille Lauro ha ricevuto una chiamata da Shablo, lui pensava fosse uno scherzo telefonico, ma Marracash voleva incontrarlo. Così si è recato a Londra e ha firmato con Roccia Music, l’etichetta di Marra e Shablo. Resta un po’ in ombra nel roester, ma già con Achille Idol dimostra di essere uno fuori dagli schemi. Sarà poi Marracash, sul palco del Carroponte di Milano, nell’estate del 2015, quando lo presenta sul palco per cantare con lui Don, a dire “seguite questo ragazzo perché sarà un numero uno”. E così è stato. Ragazzi Madre è stata la consacrazione di Lauro nella scena, una pietra miliare di quegli anni, e per diverso tempo ha saputo anticipare le mode, prendere quello che c’era e renderlo unico. Con una visione musicale e artistica a 360 gradi che l’hanno reso inconfondibile.
Negli anni successivi, tra un Pechino Express, un po’ di Festival di Sanremo e qualche canzonetta, si è un po’ perso. Ha perso parte di quel pubblico affezionato, parte di quelli che hanno amato Ragazzi Madre e suoi lavori precedenti, ma ora è tornato. Con il concerto al Forum di Assago di venerdì (4 ottobre) Achille Lauro ci ha fatto capire di essere cresciuto, ma di essere ancora un Ragazzo Madre.
Circa 40 canzoni che hanno ripercorso i suoi 10 anni di carriera, una scenografia pulita, zero ospiti, solo lui, Boss Doms, la band e le sue canzoni vecchie, quelle di Ragazzi Madre, quelle storiche come Lost For Life e La Bella e La Bestia, quelle più recenti e tre inediti che anticipano il nuovo disco, Ragazzi Madre – L’Iliade, in uscita nel 2015. Una sorta di Achille Lauro 2.0, che non dimentica le sue radici, ma che vuole giocare ancora con la musica esplorando sempre di più.
Non solo musica, però, Ragazzi Madre sarà anche una fondazione, che, come scrive Lauro, si impegnerà ad aiutare tutti i giovani in difficoltà: dalle case famiglia, alle carceri, agli ospedali, e a chiunque avrà bisogno di sostegno.