5 tra le migliori posse track di sempre

Le posse track hanno da sempre la capacità di farti dire “quanto è figo il rap”. Perché a volte ci dimentichiamo che l’hip hop nasce, cresce, matura e si diffonde come voce di una comunità e che il singolo è parte di qualcosa di più grande, che sia una gang o un collettivo, una nazione, o un gruppo di amici, praticamente una una posse. E le posse track da sempre hanno il compito di farci ricordare questo concetto di unità dell’hip hop, ma anche di fotografare un momento storico particolare. 

È successo con I Messaggeri pt. 1 di Neffa con Dre Love, Kaos One, DJ Lugi, Phase 2 ed Esa nel 1996, ma anche con Roccia Anthem Freestyle nel 2005 con Ted Bee, Don Joe, Deleterio, Vincenzo da Via Anfossi, Marracash e i Club Dogo al completo. E se vogliamo anche con Bimbi di Charlie Charles con Ghali, Sfera, Izi, Rkomi e Tedua, che ha fotografato perfettamente la scena rap italiana di quel periodo.

Sono state fondamentali quelle posse track che rappresentano la scena di una determinata città, come GENOVA VS EVERYBODY con IZI, Tedua Albe Ok, Vaz Tè, Dala Pai Pai, Nader Shah, RK eAxel Spleen, o Benvenuti a Milano di Bassi Marstro con Lazza, Lanz Khan, Axos, Pepito Rella e K Sluggah, o ancora Messaggeri del Vesuvio con Clementino, MC Polo, Ale Zin, Speaker Cenzou, Shaone, Ekspo, Svez, Dope One, Kapwan, Op’Rot, Rob Shamantide, Rametto, Uomodisu.

La storia del rap italiano è ricca di posse track indimenticabili, ma ho provato a sceglierne 5.

  1. Battle Royale

2. Le leggende non muoiono mai

3. Mattoni 

4. Unlimited struggle

5. King’s Supreme

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