5 donne che stanno dominando l’hip hop 

Mentre Anna è stata la prima artista a ricevere il premio Italy’s Global Woman of the Year ai Billboard Women in Music Awards 2025, che si sono tenuti il 29 marzo allo YouTube Theatre di Los Angeles, la strada per avere una scena rap femminile in Italia è ancora lunga. 

Nel corso degli anni tante artiste ci hanno provato, alcune erano anche talentuose, ma è come se l’Italia non sia ancora pronta ad avere una forte componente di donne nel rap. Ovviamente non è così negli USA, dove da sempre le donne dominano la scena con numeri e riconoscimenti da capogiro. 

Queen Latifah ha giocato un ruolo di fondamentale importanza nella storia del rap. Il suo album di debutto ‘All Hail the Queen’ del 1989 è considerato uno dei migliori dischi rap di tutti i tempi. Lei è stata inoltre soprannominata “lady of rap” per la sua eleganza, lontana dagli stereotipi sessisti del genere e per i temi politicamente consapevoli e femministi delle sue canzoni.

Le donne sono presenti sulla scena dagli albori dell’hip hop e nonostante il mondo rap resti un “boys club”, la presenza femminile non si è mai fatta scoraggiare da una musica comunemente associata senza motivo a testi misogini e a una glorificazione del cameratismo maschile. Sin dai primi giorni dell’hip hop, le donne hanno sempre avuto un ruolo importante e molto diverso da quello delle eye candy o agitatrici di culi dei video musicali. In fondo è per il party di una ragazza, Cindy Campbell, che è nato tutto ed è grazie all’intuizione di una donna, Sylvia Robinson, che il rap, un fenomeno di strada, ha trovato le via della discografia. E fu lei a mettere per prima sotto contratto Grandmaster Flash, uno dei padri fondatori della cultura hip hop. E fu sempre una donna, Monica Lynch, presidente della Tommy Boy Records, ad ingaggiare Afrika Bambaata. Non solo, la Def Jam, una delle etichette più importanti della storia, è stata diretta da una donna. Il primo disco rap inciso da una donna uscì nel 1979, lei è Lady B, una dj radiofonica e la canzone di debutto ‘To the Beat Y’all’.

Il primo gruppo hip hop a volersi avvalere di una donna sono stati i Fuonky Four che dopo l’ingresso di Sha Rock hanno cambiato il proprio nome in Funky Four Plus One. Già dalla fine degli anni ’70/inizio ’80 le donne sono state presenti nel rap, sia da soliste, sia come crew. Questa è solo storia, ma in Italia è molto diverso.

Se pensiamo alla scena attuale statunitense sono 5 le donne che attualmente stanno dominando:

Glorilla vanta 2 nomination ai Grammys e 5 brani nella top 40 Billboard. Nel 2023 è stata candidata al Grammy Award per la miglior interpretazione rap nel 2023. Nel 2022 è stata candidata per “F.N.F. (Let’s Go)” come miglior performance rap, ma ha perso contro Kendrick Lamar. 

Megan Thee Stallion: 3 volte vincitrice del Grammy nel 2021 nelle categorie miglior artista esordiente, miglior canzone rap, miglior interpretazione rap.

Doechii proprio quest’anno ha vinto un Grammy nella categoria Album rap 2025 per il disco Alligator Bites Never Heal.

Latto nel 2025 è stata candidata per la Miglior Interpretazione Rap Melodica per “Big Mama”. Nel 2023 è stata candidata per la Miglior Interpretazione Rap Melodica per “Big Energy (Live)” Sempre nel 2023 è stata candidata per il Miglior Nuovo Artista. Nonostante non abbia ancora vinto un Grammy, Latto è considerata un’artista talentuosa e impegnata. 

Doja Cat nel corso della sua carriera Doja Cat si è aggiudicata numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un Grammy Award, cinque Billboard Music Awards, cinque American Music Awards, due MTV Europe Music Awards e quattro MTV Video Music Awards.

Post a Comment