La pagella delle uscite settimanali

7 a Vita Vera Mixtape di Tedua. È esattamente quello che ci aspettevamo da Tedua, che è uno dei pochi artisti che nel suo modo di fare musica è sempre rimasto coerente. Anche questa volta Tedua ha preso un concept, l’inferno dantesco, e l’ha sviluppato traccia dipo traccia. Ottima la scelta dei featuring e ottime le basi sulle quali la voce di Tedua scorre benissimo. Unica pecca è che il Mixtape sembra spaccato a metà, abbiamo una prima parte più chili e una seconda più energica e con la capacità di scrittura di Tedua e un tema come Dante mi sarei aspettata un lavoro maggiore sui testi e sui contenuti.

 

 

 

 

6 a Montagne Russe Ep di Random. L’ep è composto da 8 brani: gli inediti Frasi fatte, Soli al mondo feat. Ernia e Police feat. Emis Killa, e i brani che hanno fatto scoprire Random Chiasso, Scusa a a a, Rossetto, il singolo uscito a marzo Marionette feat. Carl brave e il nuovo singolo Sono un bravo ragazzo un po’ fuori di testa che sta scalando le classifiche radio. I testi di MONTAGNE RUSSE sono a cura dello stesso Random e la collaborazione artistica con il produttore Zenit si consolida anche in questo Ep.
Con la sua musica l’artista invita il proprio pubblico a non abbandonare i propri sogni, a rincorrere i propri obiettivi e a essere sempre se stessi perché essere originali è ciò che ci rende unici. Un Ep che mette insieme brani già editi e qualche novità dando vita a un lavoro buono, ma decisamente poco curato nei contenuti che sono spesso ripetitivi e nel quale Random non si espone a non dà al pubblico quasi nessuna nuova sfaccettatura di sé.

 

 

 

 

7 a Ho guardato un’altra di Mecna. Con questo singolo Mecna torna a collaborare con Iamseife, uno dei suoi producer storici, per un brano che segna una nuova svolta nel percorso dell’artista.
Al centro della canzone una storia d’amore vissuta a distanza raccontata attraverso lo stile e la scrittura ormai consolidati del rapper: immagini nitide e scorci di quotidianità che con realismo e semplicità aiutano l’ascoltatore ad immedesimarsi nelle parole di Mecna.
Le liriche sono accompagnate da una produzione sofisticata, con chiari riferimenti alle atmosfere scure e ruvide della scena elettronica UK.

 

 

 

 

7 a Sultant’a mia di Rocco Hunt. Su un beat incalzante Rocco Hunt ci propone un singolo che sa di liberazione. Dopo mesi passati in casa senza potersi vedere e toccare, finalmente abbiamo potuto incontrarci ed è questo il momento raccontato da Rocco Hunt in Sultant’a mia. Un brano che sembra fatto per essere cantato dai balconi, per poi scendere in strada e ribbracciarsi.

 

 

 

 

7 a Schiacciacuore di Nina Zilli feat. Nitro. Scritta durante il lockdown, Schiacciacuore segna il grande ritorno di Nina Zilli che, con l’energia e la positività che da sempre la contraddistinguono, racconta il mondo che la circonda, lasciando tra le righe un messaggio importante. Oltre a essere una canzone d’amore, il singolo è metafora di una riflessione più profonda sulla relazione tra uomo e pianeta terra. La donna diventa così una Madre Natura “in tuta da ginnastica” che, attraverso la voce di Nina, dialoga con gli esseri umani chiedendo di essere rispettata. Nitro veste i panni dell’uomo che ammette le proprie colpe e si scusa per i suoi comportamenti.
È la presa di coscienza di chi si rende conto di aver commesso degli errori in una relazione così come nel nostro vivere su un pianeta che chiede il nostro aiuto. Schiacciacuore è una canzone leggera all’ascolto, la cui spensieratezza è accentuata da metafore floreali, una produzione minimal e dalle tantissime backing vocals che la rendono eterea e colorata proprio come il nostro pianeta in primavera.

 

 

 

 

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