Una donna accusa Diddy di averla fatta penzolare da un balcone al diciassettesimo piano
Nuova causa per Diddy: una donna lo ha accusato di averla tenuta sospesa in aria dal balcone di casa di Cassie al diciassettesimo piano nel 2016.
Bryana “Bana” Bongolan ha citato in giudizio Diddy per violenza sessuale, inflizione di disagio emotivo e falsa detenzione, tra le altre accuse.
Nella causa, Bongolan accusa Diddy di averla fatta penzolare sul bordo di un balcone nell’appartamento della sua fidanzata di allora Cassie Ventura a settembre 2016.
Secondo i documenti, Bongolan si trovava da Cassie quando Diddy è arrivato a tarda notte, a quel punto lei sostiene che il magnate abbia iniziato a palpeggiarla e che, dopo aver provato a difendersi, lui l’avrebbe sbattuta contro alcuni mobili da giardino,
portata sul balcone e fatta penzolare dal diciassettesimo piano.
“L’unico scopo di far penzolare qualcuno da un balcone è effettivamente ucciderlo o terrorizzarlo intenzionalmente e derubarlo di qualsiasi concetto di dominio sulla propria autonomia e sicurezza fisica”, si legge nella causa intentata dall’avvocato James R. Nikraftar di Miller Barondess. “Bongolan rifiuta di permettere che questa paura controlli il resto della sua vita e intraprende questa azione per chiedere che il signor Combs si assuma la responsabilità del trauma che ha inflitto intenzionalmente e maliziosamente”.
Bongolan chiede 10 milioni di dollari di danni.
Il team di Diddy ha rilasciato una dichiarazione nella quale vengono respinte queste accuse e nella quale si legge che “il signor Combs nega fermamente queste gravi accuse e rimane fiducioso che alla fine si dimostreranno infondate. Ha una fede incrollabile nei fatti e nell’equità del processo giudiziario. In tribunale, la verità verrà alla luce, dimostrando che le affermazioni contro il signor Combs sono prive di fondamento”.