Striscia la Notizia, la trap e la codeina
Il servizio mandato in onda ieri sera da Striscia la Notizia nel quale si parlava di trap, codeina e purple drank è forse uno dei più veritieri fatto finora dal tg satirico di Canale 5.
Nello specifico i ragazzini intervistati, seppur giovanissimi, sapevano benissimo cosa fosse la codeina, da chi viene usata e come si prepara la purple drank. Bisogna fare distinzione tra i testi di una canzone e la vita reale di un artista. La musica di fatto non promuove la droga e il suo utilizzo, non siamo usciti tutti eroinamani dagli anni ’80, e non siamo tutti erba dipendenti perché ascoltiamo rap, così come la nuova generazione non sarà tutta consumatrice di codeina solo perché sente il suo cantante preferito dire “SCIROPPO CADE BASSO COME L’MD”. Esiste il libero arbitrio, esistono le compagnie, la famiglia, la scuola ed è stupido pensare che sia la musica responsabile dell’utilizzo di droga. Molti ascoltano Sfera Ebbasta, Drefgold e via dicendo senza neanche dare peso alle loro parole, io a 14 anni cantavo Ohi maria ti amo degli Articolo 31 e non sapevo neanche cosa fosse quella maria e non andavo a cercarla in giro. La musica deve intrattenere, raccontare uno spaccato di vita e di società, sta poi all’ascoltatore capire, interpretare, fare propria una canzone e agire come meglio crede. È vero che la codeina è la droga del momento, ma ripeto ogni epoca, ogni genere musicale ha la sua droga, non siamo tutti tossicodipendenti grazie a Dio.
Quindi, da una parte, Striscia la Notizia con questo servizio ha volutamente cavalcato l’onda della trap=musica del diavolo e droga che sta portando avanti dal Festival di Sanremo, Achille Lauro e Rolls Royce, tralasciando il fatto che Enzo Iacchetti nel ’95, visibilmente strafatto, cantava Pippa di meno.
Non solo, Striscia ha anche spiegato nel dettaglio come si fa la purple drank e dove è possibile comprare lo sciroppo, così anche i non informati ora la sanno preparare e sanno dove comprarla. Ha però fatto informazione a modo suo ovviamente, quello mostrato da Striscia, infatti, non è nulla di diverso da quello che Drefgold, Sfera & Co fanno pubblicamente sui loro social e ai loro live.
Eccolo Drefgold, in uno dei tanti video postati su YouTube, dove a un suo concerto, davanti a centinaia di ragazzini si prepara il suo SCIROPPO.
Ecco questo è sbagliato e questo è da condannare, non la musica, il genere musicale o i testi, ma un personaggio noto che sui social o dal vivo davanti a milioni di persone fa uso di droga. Questi artisti dovrebbero avere una coscienza morale che evidentemente non hanno, e che evidentemente non ha neanche chi li gestisce. Se un Drefgold con 483mila followers si mette a preparsi la purple drank nelle sue Instagram stories il suo management dovrebbe dirgli “zio sei un personaggio pubblico, un influencer, queste cose falle, ma non in pubblico“. Invece no, sono comunque ragazzini di 20 anni che sui social postano la qualunque porcheria e se ne fregano del 12enne che li guarda e molto probabilmente poi li emula.
Lo stesso vale per Sfera Ebbasta che tra erba e codeina ha postato la qualunque.
Parlare di droga non è semplice, il servizio di Striscia è lo specchio di quello che vediamo sui social, ma è stato volutamente indirizzato nel limbo TRAP=DROGA, quando comunque ci sono ragazzi che muoiono per questo e al posto di fare questo tipo di “informazione” sarebbe stato meglio e maggiormente utile spiegare gli effetti di queste droghe e non creare nei genitori e nell’opinione pubblica allarmismo e indignazione per la musica trap e l’utilizzo di sostanze stupefacenti.