Sfera Ebbasta sull’arresto dei colpevoli della tragedia di Corinaldo
Da quell’8 dicembre dove alla Lanterna Azzurra di Corinaldo persero la vita sei persone, il nome di Sfera Ebbasta è stato sulla bocca di tutti. Come se la colpa fosse sua, come se fosse lui il male, il demonio, lui e la sua musica. E ancora oggi, nonostante i sei colpevoli siano stati individuati e arrestati, c’è chi prova a dare un po’ di colpa anche a lui.
È difficile poter giudicare anche solo lontanamente il pensiero e le parole della mamma di Daniele Pongetti, una delle vittime, che su Facebook ha scritto: “Caro Sfera, a te non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l’ho a morte con i tuoi collaboratori, i tuoi manager, la tua casa discografica. Penso che sia il loro lavoro organizzare al meglio i tuoi concerti e dj set. Verificare i locali dove devi cantare. Eh sì perché la tua fama è mondiale non puoi cantare in ex magazzini. Tu e i tuoi collaboratori imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che pur avendo pagato sono stati presi in giro e sono morti nell’attesa che tu arrivassi. Ciao Sfera, in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista“.
Sfera non ha risposto, forse non ha neanche letto queste parole, ha scelto ancora una volta il silenzio. Lo stesso silenzio che lo ha accompagnato in questi mesi, silenzio o passare oltre. Ma ha voluto dire qualcosa sui sei ragazzi arrestati che aveva incontrato poco prima in un Autogrill.