Sanremo 2024 sarà pieno di cassa dritta

Sei pronto a ballare? Se c’è un filo conduttore nei brani in gara al Festival di Sanremo è la cassa dritta.

Geolier non rappa. I p’me, tu p’te è un brano in napoletano, prodotto da Michelangelo, caratterizzato dalla cassa dritta.

Fred De Palma non fa reggaeton, Il cielo non ci vuole ha infatti sonorità elettroniche e parla di un amore tormentato.

Cassa dritta anche per Mahmood con Tuta Gold, un brano in perfetto stile Mahmood, che solo Mahmood potrebbe cantare.

Ghali cavalca la cassa dritta con sonorità elettroniche. Con Casa Mia abbandona di nuovo la trap e si avvicina ancora una volta al pop. Devo dire che, nonostante il suo ultimo disco non sia un capolavoro, questo brano è uno dei più interessanti del Festival.

Anche Rose Villain con Click Boom cavalca l’onda della cassa dritta. La produzione è a cura del marito Sixpm e il brano, che inizialmente sembra un pezzo pop fatto ad hoc per il festival, a un certo punto regala sorprese.

E La Sad creerà scalpore?

Se pensavi che La Sad potesse essere la quota scandalo alla Rosa Chemical, o all’Achille Lauro di Me ne frego, resterai deluso. Il brano Autodistruttivo è pop punk ovviamente, ma ben poco controverso o scandaloso. Magari Plant & co creeranno scandalo con gli outfit.

Per ascoltare tutti i brani in gara al festival vengono allestite due sale, una a Milano e una a Roma. I giornalisti e i media di settore vengono invitati e una dopo l’altra ascoltano tutte le canzoni. Va da sé, che è difficile farsi un’idea precisa di tutti i brani, perché scorrono via senza la possibilità di fermarsi o approfondire quegli artisti che segui maggiormente, ma l’impressione è che in un certo senso Lazza con Cenere abbia fatto scuola.

A mio avviso i brani più interessanti sono quelli di Geolier e Mahmood.

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