Rebel Awards 2022

Ed eccoci qua, come ogni 31 dicembre da tre anni a questa parte, con i Rebel Awards, ovvero a dare dei premi a caso con la consapevolezza che nessuno vince niente.

Queste classifiche di fine anno lasciamo sempre il tempo che trovano, e sono fatte più per leccare il culo un po’ a tutti, per essere repostati e far sì che pensino “guarda che bravo sono il rapper dell’anno”, e per fare incazzare un po’ i commentatori che alla fine saranno sempre in disaccordo. Ma visto che nessuno vince niente, nè una statuetta, nè un sacchetto di caramelle, nè tantomeno soldi, che io, o chiunque altro, scriva che ♾️ Love di Marracash è il video più bello dell’anno, che Drillionaire è il producer dell’anno o che Salmo è il miglior artista live dell’anno, non cambia un cazzo a nessuno, nè a me, nè a te, nè a loro.

Ma siccome va di moda dare finti premi a casaccio, lo faccio anche io.

Questi sono i REBEL AWARDS 2022:

1. Premio Featuring

Il premio featuring va indubbiamente a GUÈ, che nel 2022 ha fatto 4.569 (numero a caso) di featuring e che inizierà il 2023 comparendo nel nuovo disco di Geolier.

Guè ha fatto featuring con tutti, ma proprio tutti, ed è riuscito a spaccare ogni volta, persino con M¥SS Keta…. Ora però manca solo un feat, quello con Silvio Berlusconi.

2. Premio Peace & Love

Il premio peace & love va a FEDEZ , che quest’anno ha fatto pace con tutti (o quasi). J-Ax, Rovazzi, Ghali, Lazza e persino Salmo. Nel 2023 contiamo sulla pace nel mondo e su Fedez feat. Marracash e Guè, che poi equivale alla pace nel mondo.

3. Premio Complotto

Il premio complotto va a LUCHÈ, che ha deciso di abbracciare la teoria dei complottisti, terrapiattisti e chi più ne ha più ne metta.

Luchè a un certo punto ha sostenuto che ci fosse in atto un complotto escogitato “da qualche nemico” per influenzare il pubblico.

Praticamente secondo Luchè il nemico avrebbe comprato migliaia di bot per commentare in modo negativo il suo disco DVLA e influenzare il giudizio del pubblico.

Chi sarà questo nemico? Salmo? Clementino? Universal? Il nemico immaginario? O forse la risposta è nel telefono inglese?

4. Premio Kleenex

Il premio kleenex va a BABY GANG, che come sappiamo è in carcere e che quest’anno è stato protagonista di diverse diatribe, tra arresti, sfottò a Matteo Salvini, ha dato della zoccola a una giornalista, ha girato un video in carcere e ogni volta che è stato beccato o fermato per le cazzate che fa ha piagnucolato.

Il piagnisteo più gettonato di Baby Gang è questo: “mi mettono i bastoni tra le ruote”. Lo stato, la polizia e chiunque non vuole fargli fare il suo lavoro, che sarebbe il cantante e poi “non vi lamentate se faccio le cazzate in giro, visto che ciò che so fare non me lo state facendo fare”.

Speriamo che nel 2023 metta la testa a posto, smetta di fare cazzate e di piangnucolare.

5. Premio Hater

Chi è il più grosso hater di Kanye West, Taylor Swift, Billie Eilish e Harry Styles? GUÈ e infatti il premio hater va proprio a Guè, che recentemente ha detto di non simpatizzare neanche per Metro Boomin.

6. Premio Figura di Merda

Il premio figura di merda va al TG1, che ha dedicato un servizio al documentario Salmo Unplugged con la foto di Lazza in primo piano.

Ce la farà la stampa a non confondere i rapper? Confidiamo nel 2023…

7. Premio Sorpresa

Il premio sorpresa va a THASUP, che quest’anno ci ha stupito parecchio, prima attaccando Blanco e accusandolo ripetutamente di averlo copiato è poi per essersi esibito per la prima volta dal vivo.

In occasione del party per l’uscita di c@r@++ere ?pec!@le, Thasup ha sorpreso tutti salendo sul palco e cantando per la prima volta nella sua carriera.

8. Miglior artista live

SALMO. Senza dubbi Salmo è il miglior performer che abbiamo nel rap italiano. E il concerto a San Siro ne è stata la prova lampante, ma non solo, Salmo riesce a rendere unico ogni suo show, che sia in uno stadio, in un palazzetto, in un club o in mezzo al mare, Salmo ti regala un momento unico, un qualcosa che ti resta come ricordo e che non si limita alla mera eseguzione di tracce, ma che va oltre. E in Italia, nel rap, è l’unico che ha questa cultura e passione smisurata per la dimensione live, oltre ad avere dalla sua anche il fatto di essere impeccabile dal vivo.

9. Album dell’anno

SIRIO di LAZZA è questo il disco dell’anno, non ci sono cazzi. Il 2022 è stato l’anno di Lazza. Sirio è stato il disco dei record, con oltre 18 settimane in classifica e Lazza è ufficialmente entrato nell’Olimpo dei big. Non solo Sirio è un ottimo disco, ma è anche un disco destinato a restare, uno di quelli senza tempo e Lazza, che quest’anno ha collaborato davvero con tantissimi artisti (forse troppi) ha sempre mantenuto alta l’asticella in ogni featuring.

10. Premio Permaloso

RHOVE e PAKY a pari merito si aggiudicano il premio permaloso.

Guai a non saltare quando Rhove finge di cantare, perché si arrabbia, lascia il palco e se ne va.

E guai a lanciare acqua a Paky, perché si arrabbia, lascia il palco e se ne va.

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