
Pharrell Williams ha dato il via alla sua era da Louis Vuitton
Beyoncè, Jay-Z, Rihanna, A$AP Rocky, LeBron James, Tyler The Creator, Zendaya, Kim Kardashian, Jared Leto, Lewis Hamilton, Jaden Smith, Willow Smith. E ancora Naomi Campbell, Lenny Kravitz, Ghali, Mahmood, Russell Westbrook, Paolo Banchero… ecco servito il front row della prima sfilata di Pharrell Williams per Louis Vuitton.
Poco prima del suo debutto, Pharrell ha pubblicato un nuovo brano su YouTube “Joy (Unspeakable)”.
Il brano è qualcosa di assolutamente inedito nella produzione di Pharrell Williams ed è caratterizzato da un sound e da un’atmosfera che si ricollegano a quelli della musica sacra corale, diffusa in particolare tra le comunità afroamericane e che ritroviamo nella sua prima sfilata per Louis Vuitton.
Per dare il via a quello che è stato sicuramente il grande debutto di Pharrell, l’artista e direttore creativo ha reso pubblico il profilo Instagram skateboard, una pagina che (al momento in cui scrivo) vanta più di 94mila follower.
La pagina ha una biografia che recita “a team based in Paris” e nella quale vengono condivise una serie di immagini del dietro le quinte del lavoro che ha portato alla prima collezione di Pharrell ped Louis Vuitton.
Dai primi piani del prodotto, agli scatti in studio, alla copertina del New York Times x LV in tipografia, il tutto sembra segnare l’inizio di giorni che sono stati sicuramente frenetici ma anche pazzeschi per Pharrell, che, neanche una settimana fa, ha rivelato chi fosse la musa della sua prima campagna per LV su un cartellone pubblicitario a Parigi: Rihanna.
Il debutto di Pharrell per LV non è stato un mero spettacolo, lui si è letteralmente impadronito dello storico ponte Pont Neuf di Parigi con una band di supporto, un coro gospel e un vero e proprio esercito di modelli vestiti con i suoi nuovi capi di abbigliamento.
È stato un evento talmente esplosivo da oscurare completamente tutti i brand che sfileranno dopo di lui.
Gli abiti presentati sono tagliati in modo relativamente ordinato – rispetto ai look estremamente larghi di Louis Vuitton del passato – e occasionalmente accentuati da cristalli o borchie.
Ogni enfasi sulla formalità è stata minata da cappotti in pelle squadrata, blazer tagliati fino alla vita e soprabiti di ispirazione militare che ricordano abiti ghillie con i loro dettagli ritagliati, intrisi del nuovo “Damoflauge” di Pharrell (mimetico con motivo Damier).
I colori brillanti, che sono apparsi in tutta la sfilata Louis Vuitton SS24, sono carichi di significato: in una dichiarazione, Pharrell cita il “trambusto” dei contrabbandieri di Canal Street come ispirazione per i suoi LV Keepalls e Trunks intrisi di colore. Altrove, Pharrell fa riferimento ai poteri “curativi” del rame quando descrive le sue nuove custodie metalliche color bronzo.
Il ricordo della Princess Anne High School è riassunto nel savoir-faire che interpreta la giacca varsity, rendendo omaggio agli amici di Parigi.
La prima collezione Louis Vuitton di Pharrell è una dichiarazione d’intenti per il futuro. Innanzitutto è stata spoilerata da Pharrell in persona, che ormai da mesi indossa la sua nuova giacca di pelle LV e le sue nuove sneakers.
Non solo, ognuna di queste giacche in pelle sono realizzate su misura, e riportano lo slogan “PUPIL LV KING” accompagnato dal nome del suo proprietario (Pharrell, JAY-Z, ecc.).
Le giacche Louis Vuitton di Pharrell sono manufatti di lusso destinati a raggiungere cifre a cinque zeri nelle aste future ma, cosa più importante, sono rappresentative per i membri dell’elegante e influente collettivo di Pharrell.
Proprio come le giacche dell’International Stüssy Tribe un tempo riflettevano l’appartenenza a un club di promotori e agitatori IYKYK, le nuove giacche Louis Vuitton di Pharrell rappresentano l’appartenenza alla sua cerchia.
Tutto questo rende la collezione presentata solo un pezzo del puzzle più grande che è l’era Louis Vuitton di Pharrell.