Perché Striscia la Notizia ha preso di mira Achille Lauro?
Ormai Striscia la Notizia ha preso di mira Achille Lauro e ogni sera ci propone servizi volti a denigrare la sua immagine e la sua musica. È sempre più evidente che il tg satirico di Canale 5 voglia ledere l’artista in questione e il genere musicale da cui proviene. Dopo la tragedia avvenuta a Corinaldo si sono accesi i riflettori non sulle misure di sicurezza latenti di alcuni locali che ospitano centinaia di ragazzi ogni sera, ma sulla trap che è il genere musicale più in voga al momento. Tutti i media hanno per mesi preso di mira Sfera Ebbasta e i suoi testi, mettendo alla gogna mediatica un genere musicale nel suo complesso, l’imperativo è distruggere ciò che piace ai giovani e indignare l’opinione pubblica. Dire che se ascolti trap necessariamente ti droghi è come dire che una coppia gay avrà solo figli gay, è ignoranza, è far leva sulla moralità spicciola. Passata la bufera su Sfera Ebbasta siamo arrivati al Festival di Sanremo e l’unico artista sul quale puntare il dito e vedere il male del mondo era Achille Lauro. Striscia, che necessariamente deve creare teatrini mediatici facendo leva su falsi moralismi per andare avanti, ha letteralmente preso di mira Lauro con una serie di servizi ai confini della realtà, creati ad hoc per far vedere il marcio dove non c’è. Il programma di Antonio Ricci, dopo i tre servizi mandati in onda lunedì, ha deciso di non fermarsi e ieri sera ha messo di nuovo nel mirino Achille Lauro.
Nel primo servizio Striscia torna ad analizzare il testo di Rolls Royce prendendo spunto da un’intervista di Morgan nella quale il cantante dichiara di non aver mai visto i Doors sdraiati a terra. Ovviamente, per portare avanti la propria tesi, il tg satirico ha mostrato immagini di Jim Morrison sdraiato a terra. Ma non è finita, nel secondo servizio Striscia sferra un colpo bassissimo ad Achille Lauro mostrando immagini di alcune risse avvenute anni fa tra l’artista e alcuni ragazzi del pubblico. Non solo, vengono anche mostrate parti della conferenza stampa tenutasi in occasione della presentazione di Pour L’Amour dove Achille Lauro e Boss Doms dichiarano di aver fatto uso di droga durante la realizzazione del disco.
Tralasciando il fatto che la violenza è sempre un gesto da condannare e che Achille Lauro ha sbagliato ad aggredire verbalmente e non alcuni ragazzi presenti ai suoi live, il comportamento di Striscia la Notizia è ai limiti della diffamazione. Si sta accanendo da una settimana contro Achille Lauro cercando ogni giorno di ledere sempre di più la sua immagine e mostrando a milioni di italiani una parte falsata della realtà. La musica è arte e come tale è soggettiva, una canzone o un artista possono piacere o meno, si possono trovare messaggi nascosti nelle canzoni, ma di fatto ogni canzone ha una chiave di lettura personale, ma quello che sta facendo Striscia la Notizia è accanimento voluto e volto a distruggere un artista solo per portare avanti un programma che sta perdendo seguito. E quale modo migliore se non quello di cavalcare l’onda della TRAP=DROGA?
In realtà la crociata contro Achille Lauro è una crociata nata contro Baglioni e volta a mostrare conflitti di interessi tra lui e il Festival di Sanremo, da sempre ritenuto nemico delle reti Mediaset. Il tutto è iniziato il 4 febbraio quando Capitan Ventosa è andato da Achille Lauro insinuando che fosse stato ammesso al Festival solo perché membro della stessa agenzia di cui fa parte anche Claudio Baglioni. Questo è stato l’incipit che ha dato il via ad un excursus ai limiti del surreale e diffamatorio. Secondo Striscia la Notizia, infatti, molti dei cantanti in gara sarebbero legati alla Friends & Partners, stessa agenzia di Claudio Baglioni. Tra i big in questione c’è anche Achille Lauro. Capitan Ventosa in quell’occasione ha mostrato agli spettatori la locandina di un concerto risalente a novembre, in cui il cantante, a giudicare dai marchi presenti sul volantino, non faceva ancora parte della scuderia della Friends & Partners. Quindi ha spiegato:“Voglio fargli i complimenti perché lui è stato selezionato per Sanremo pochi giorni dopo essere entrato nell’ambita scuderia di Ferdinando Salzano. A inizio novembre la Friends & Partners non organizzava ancora i suoi concerti, poi passa alla corte di Salzano e coincidenza, subito viene scelto per Sanremo”.
Ecco spiegato l’arcano. Da una parte la mossa di colpire Claudio Baglioni e il Festival di Sanremo portando avanti la tesi del conflitto di interessi e dall’altra la voglia di mettere alla gogna mediatica la trap al centro del mirino dalla tragedia di Corinaldo. In tutto questo Achille Lauro è il capro espiatorio, quello che si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato.