Octavian bandito dalle radio e dalla sua etichetta. La lunga lista delle star violente.
Dopo essere stato accusato di violenza fisica, verbale e psicologica dalla sua ex ragazza che ha pubblicato sui social foto e video degli abusi subiti Octavian è stato cacciato dall’etichetta discografica Black Butter e dal suo team pubblicitario britannico, Pattern Publicity. L’etichetta ha detto in una breve dichiarazione che non avrebbe rilasciato il suo album di debutto Alpha: “Noi della Black Butter abbiamo deciso di non continuare a lavorare con Octavian e non rilasceremo il suo album. Non perdoniamo abusi domestici di alcun tipo e abbiamo suggerito che Octavian cerchi un aiuto professionale in questo momento.”
Non solo, il rapper, considerato uno dei più promettenti della scena inglese, è stato bandito dalle radio del Regno Unito, molti utenti Spotify lo hanno bloccato e molti artisti hanno condannato pubblicamente le violenze di cui è accusato. La sua carriera sembra quindi essere sull’orlo del declino a causa del suo componente assolutamente riprovevole.
È giusto? La storia della musica e dell’arte in generale, quindi attori, scrittori, filofi, poeti, è piena di personaggi controversi e violenti. Mi viene in mente John Lennon, un grande della musica osannato da tutti, capace di scrivere canzoni come Imagine, di parlare di pace e amore, ma che nelle mura domestiche era spesso e volentieri violento, così come ha dichiarato più volte suo figlio. Eppure nessuno si è mai permesso di dire “non passiamo la sua musica in radio“. John Lennon, al di là degli abusi fisici e psicologici di cui spesso si è parlato ed è stato accusato, è considerato un grande della storia della musica.
E che dire di XXXTentacion? Morto prematuramente a soli 21 anni, accusato di abusi e violenze efferate e ripetute, ma, nonostante abbia fatto discutere e diviso opinione pubblica e pubblico, resta lì, osannato come una delle star degli ultimi anni.
La lista di star violente e accusate di violenza dalle loro compagne è lunghissima. Abbiamo Woody Allen, accusato di abusi dalla figlia adottiva di 7 anni; Sean, arrestato per aver picchiato Madonna; Chris Brown che ha picchiato Rihanna; Mike Tyson che ha stuprato una concorrente di Miss Black America in una stanza d’hotel a Indianapolis. E poi ancora Sean Connery, che ha dichiarato apertamente che “è meglio schiaffeggiare le donne con la mano aperta”. Intervistato in televisione da una giornalista donna, ha detto “non ho cambiato idea”.
Bill Cosby, che è stato accusato da 13 donne di violenza sessuale seguita, in alcuni casi, alla somministrazione di sedativi. Nicolas Cage, che è stato arrestato a New Orleans per violenza domestica nei confronti dell’allora moglie Alice Kim Cage; Johnny Depp, che è stato accusato dalla seconda moglie, la collega Amber Heard, di essere un ubriacone violento. Lei ha pubblicato la foto dei lividi sul viso. Alec Baldwin, la cui ex moglie Kim Basinger lo ha accusato di violenza fisica e psicologica e l’attore stesso ha confessato in un’intervista di aver pensato di ucciderla con una mazza da baseball.
Jimmy Page, il cantante dei Led Zeppelin ha abusato di una fan quattordicenne, mentre Tommy Lee ha picchiato ripetutamente la moglie Pamela Anderson, al punto che nel 1998 fu condannato a 6 mesi.
Pablo Picasso, che trattava le donne o come dee o come tappetini. La violenza psicologica che esercitava su di loro portò due delle donne della sua vita a uccidersi, altre due a impazzire.
Charles Dickens, che abusava della moglie Catherine.
Ecco, solo per citarne alcuni. Eppure, Pablo Picasso e Charles Dickens li studiamo a scuola, non sono stati banditi. Chris Brown resta uno dei rapper più forti della storia, Sean Connery un attore amato da diverse generazioni.
L’arte di nessuno di loro è stata bandita. È giusto così, oppure è giusto prendere le distanze e condannare come sta accadendo ad Octavian?
Da una parte bisognerebbe separare il lato artistico da quello umano e lasciare che sia la giustizia a fare il suo corso, ma dall’altra un violento e uno stupratore resta un violento e uno stupratore anche se è una star, un ottimo attore o un cantante di successo e come tale va condannato anche pubblicamente e non nascosto dietro la sua arte o la sua fama.