Mondo Marcio “se questa è la nuova scuola del giornalismo italiano è il caso di fare un punto e a capo”

C’è differenza tra avere una pagina Instagram, copiare il modello e il layout di magazine molto noti, scrivere la qualunque stronzata, farla passare per giornalismo e avere un magazine reale volto a fare informazione e approfondimento. È il caso di The Plug cmc, una delle tante paginette nate seguendo pari pari il modello di Sto Magazine che sono spopolate su Instagram negli ultimi anni. Tale paginetta si autodefinisce “sito web di notizie e media”, dove sia il sito non è dato sapere perché non esiste nessun link che porti a un sito web dove si possono teovare appunto notizie. Gli unici “articoli”, così come vengono chiamati dai gestori della suddetta pagina sono post di un massimo di dieci righe dove viene scritta la qualunque news presa presumibilmente da altri siti e qualche pseudo recensione scritta tanto per e priva di una qualsiasi argomentazione e fondamenta.

Dopo aver definito flop, così a caso, il disco di Mondo Marcio, hanno voluto dare al loro pubblico una recensione: 10 righe esatte in cui hanno denigrato gratuitamente e senza alcuna cognizione di causa o competenza UOMO!. I gusti sono gusti, la musica di per sé è soggettiva ma come puoi definirti “sito web di notizie e media”, se non capisci un cazzo di rap? Mondo Marcio ha letto il loro pseudo “articolo”, ha commentato e questi in tutta risposta lo hanno insultato.

 

 

Che il web e i social media diano la possibilità a chiunque di dire la propria opinione su tutto e tutti è un dato di fatto, che chiunque oggi possa spacciarsi per giornalista, blogger o esperto di, anche, ma che debba esistere un’etica professionale, una correttezza e una coscienza nel dare notizie e esprimere critiche dovrebbe essere un must.

 

 

Purtroppo molti di quelli che hanno scoperto il rap ieri, o che non sono in grado di fare rap, oggi scrivono di rap perché va di moda. Purtroppo Sto Magazine, creando un magazine su Instagram, ha aperto un vaso di Pandora facendo sì che chiunque senza arte né parte potesse emulare e sentirsi un “giornalista”, un esperto di rap che fa informazione, quando poi la maggior parte di queste paginette non sanno neanche cosa sia fare informazione, non hanno mai visto un comunicato stampa, una conferenza e non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire fare un’intervista, ma si credono fighi e scrivere i loro post e chiamarli articoli.