Le 64 barre x Red Bull di Massimo Pericolo sono uno spettacolo

“Ma tu t’immagini / se da un momento all’altro…” Scattano le indagini? Anche tu hai pensato questo quando hai ascoltato le 64 barre di Massimo Pericolo per Red Bull?

Ebbene sì, Massimo Pericolo ha citato una pietra miliare del rap italiano. Non avrà cagato a casa di Fabri Fibra, ma conosce bene le radici del rap italiano e quella Scattano Le Indagini contenuta in Turbe Giovanili ben 20 anni fa.

Spaccano le 64 barre di Vane. Sia per le numerosi citazioni, sia per il mood. È in grado di divertire, emozionare e darti carica in pochi minuti.

Il freestyle si divide tra il banger super egocentrico e carico di frecciatine a tutti e nessuno, o a chiunque, e una parte più intima e introspettiva alla Massimo Pericolo, che spacca davvero in entrambe.

Si gasa e si vanta per i successi raggiunti con ‘SCIALLA SEMPER’ e ‘SOLO TUTTO’.

Cita “Il Ragazzo D’Oro” di Guè e Caneda, quando dice “io non rappo, mi sollevo dal ghetto”, mentre Guè si sollevava dal suolo.

E alla fine ricorda le sue umili origini, “parole come povero, popolo, odio posso ancora pronunciarle perché sono la voce the voice come Durk in Italia”.

TESTO:

Ma tu ti immagini

se da un momento all’altro

io faccio…

Due album, due platini

tu manco li immagini

parli di numeri e ti inventi i numeri come gli arabi

esageri

sì, tanti santi niente miracoli

Lazzaro è solo stato il primo dei falsi invalidi

zio sparati!

Non fai brutto, sei solo brutto

ma non sei solo brutto sei pure “stupido”

come il pezzo più bello di “Solo tutto”

qualcosa di buono lo hai dopotutto

ti spacco come Zucco

ti apro come una zucca, una z***ola

bambola ho lo zzoca che è una bombola

si dondolano, si, dalla mia bocca

han fatto tombola

meglio il mio amico tossico

che ‘sta amicizia tossica

rosica! Parli di successo ma non hai successo

parli di figa ma ti fai un cesso

io non rappo, mi sollevo dal ghetto

droga nel doppiotetto, ora c’ho il doppiopetto

qui conta solo il rispetto

ma per quelli come te non ho rispetto

che minchia rappi? Cazzo t’atteggi?

Con quei capelli e parli di ferri? Cosa c’azzecchi?

Flexin! Non ho i “racks” ho gli assegni!

Nei pezzi sai chi mi sembri? Quello dei becchi!

Io sono ricco e famoso come Saint Moritz

tu non diventi famoso neanche se muori

e fa tum cha, tum tum cha

faccio grr pow flow Guzman

soy el Chapo, loco, wacko, flacko

seguo il sangue rosso, squalo bianco

ti s***o forte in culo

s***ro fuori sicuro

perché vengo così forte, zio

che c’ho il rinculo

sono il primo perché ti ultimo

non colpire mai per primo

e colpisci sempre per ultimo

La vita che fanno

io no, io no, io no

le rapine o lo spaccio

io no, io no, io no

un lavoro del cazzo

io no, io no, io no

senza neanche un contratto

io no, io no, io no

ogni giorno al bar

io no, io no, io no

ogni giorno qua

io no, io no, io no

tradire i miei fra’

io no, io no, io no

sconto la condanna

al resto pensa il karma

sei sempre troppo grande

quando ti accorgi che il mondo è piccolo

ma un posto sembra sempre più grande

più tu sei piccolo

in culo a quelli che dicono

che è facile andarsene

e non capiscono la cosa importante

è da dove arrivano

i poveri sempre poveri

i ricchi che si arricchiscono

e sono un terzo degli altri

ma mangiano più del triplo

non c’è rischio se non hai niente da perdere

perché l’idea di perdere frena solo chi ha vinto

flow veloce ma per dire più cose

non per fare il fenomeno quindi zitto, coglione

parole come povero, popolo, odio

posso ancora pronunciarle perché sono la voce

“the voice” come Durk in Italia

non “The voice” il programma

siamo noi chi comanda

mentre a voi chi vi manda

erano 64 quindi basta

ma vai tra’ che non arriverà mai l’ultima barra

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