La reazione di Baby Gang all’arresto di Simba La Rue

L’arresto di Simba La Rue e di altre 8 persone, di cui quattro italiani e cinque stranieri tra i 19 e i 25 anni, la maggior parte residenti nel lecchese, e coinvolti a vario titolo nelle aggressioni ai danni di Baby Touché, sta facendo parecchio discutere.

Le accuse più gravi sono rivolte proprio a Simba, che sarà interrogato martedì (2 agosto) a cui sono imputati i reati di sequestro di persona, lesioni e rapina.

Tra i ragazzi arrestati c’è anche una ragazza, si chiama Sara Ben Salah, ha 20 ed è accusata di aver fatto da “esca” in diversi episodi di violenza.

La notizia di oggi, riportata da diversi media, riguarda gli interrogatori di 4 ragazzi, Sara, Marco Locatelli, 22 anni, Alan Christopher Momo, 23 anni, e Dago Fabio Carter, 25 anni e, stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, sembra che abbiano tutti ammesso le proprie colpe “crollando psicologicamente e cedendo alle lacrime”.

A tal proposito è intervenuto Baby Gang, che prima si è scagliato contro chi sui social ha esultato per l’arresto dei 9 ragazzi e poi ha sottolineato che Simba non è ancora stato interrogato. In un italiano parecchio discutibile e confuso, parla del carcere e di come questo non possa distruggere le loro carriere. E aggiunge “vedo persone godere per la carcerazione di altre persone.

Fate veramente schifo, non pensavo che in Italia ci fosse così tanta infamità.

Magari tanti di voi non sanno affatto cos’è la galera per questo parlate a cazzo. O magari avete visto le mie storie e i miei video e pensate che è un hotel, io sono un caso a parte, ma se la pensate così mandate pure i vostri figli quando crescono.

Godevate pure alla mia carcerazione pur essendo per la prima volta innocente eppure Dio è stato grande, sono uscito più forte di prima.

E ve l’ho messo in culo a tutti.

Voi potete giudicare solo la musica, quello che fa un artista nella sua vita privata lo può giudicare invece solo dio.

Che sia giusto o sbagliato quello che è successo nessuno di voi era presente per sapere realmente le cose, nessuno di voi è magistrato per dire se è giusto o sbagliato.

Vi basate su quello che leggete sui social perché la vita reale non la conoscete. I pentiti di cui parlate sono una ragazzina e un driver che manco sa come si chiamano i raggazzi quindi i vostri Tiktok e i vostri video del cazzo metteteli nel culo.

Ancora Simba non è stato manco interrogato e processato e già stanno uscendo fiabe e chissà quante altre.

Ma non importa Inchallah tornerà tutto come prima”.

Augurare la galera o comunque una punizione a persone che rapiscono un ragazzo, lo picchiano e pubblicano il video sui social non è essere infami, ma credere nella giustizia e volere che chi sbaglia in questo modo e compie atti di violenza e reati paghi per ciò che ha fatto. È essere persone civili e vivere in una società civile. Altrimenti avremmo tutti i criminali in libertà, compreso quello che recentemente ha ucciso un venditore ambulante a Civitanova, perché “la galera non la di deve augurare a nessuno”. E certo che la galera non è un hotel, ma chi sbaglia e commette reati è giusto che paghi, a maggior ragione in questo caso, dove i protagonisti sono stati talmente scemi o sfrontati da autodenunciarsi da soli.

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