La pagella delle uscite settimanali

Sembra che tutto d’un tratto il rap italiano si sia svegliato. Come se ci fosse stato un periodo buio, un letargo dal quale è emersa una sorta di contro tendenza e un ritorno al rap. Bisognerà aspettare ancora un paio d’anni forse, ma già stiamo assistendo a un cambiamento che porterà a un ritorno di quello che possiamo chiamare conscious rap e a una lenta decrescita della trap più frivola.

 

9 a LO VE di Egreen e Nex Cassel. LO VE è un disco fresco, hardore, con sonorità che possono essere definite old school ma che vengono svecchiate e rese attuali. Egreen ci ha mostrato un suo approccio quasi inedito sia alla scrittura che alle tematiche affrontate che apparentemente possono sembrare quasi frivole ma che mantengono appieno quella che è la sua attitudine nei confronti di questa musica.

 

 

9 a Torcida di Big Fish, Jake La Furia, Fabri Fibra, Emis Killa e Chadia Rodriguez. Tre big della scena, un grandissimo produttore, tre campionamenti rispettivamente dei Mobb Deep, Wu Tang e Public Enemy. Un singolo forte ed impatto, granitico come solo il rap fatto bene sa essere. L’unica nota dolente che sporca la canzone è il ritornello di Chadia Rodriguez, forse sarebbe stato meglio affidarlo a Baby K.

 

 

8 a Diavolo magro di Mostro. Mostro è un mostro a fare rap. Diavolo magro è una vera e propria esplosione di rime, energia, cattiveria sputata sul beat con una dose di incazzatura che rende ogni pezzo di Mostro unico. È come se il diavolo si fosse svegliato e poi fosse tornato a dormire tra l’intro e la fine che raccolgono quest’ultima traccia di Mostro con tutta la sua potenza.

 

 

4 a Bingo di Mambolosco. Un beat che ricorda a tratti quello di Gameboy Color di Dani Faiv. Un flow preso e copiato dagli altri esponenti della scena trap, tra cui Sfera Ebbasta, Drefgold e persino Dani Faiv, tematiche già affrontate, trite e ritrite. Mambolosco è la prova che si può prendere un po’ da tutti per creare una canzone orrenda.

 

 

6 per 3/4 di Young Rame. 10 tracce che suonano tutte più o meno uguali, così come le tematiche da street trap tra gang, pistole e vita da strada. Il solito cliché che conosciamo a memoria dove però spicca Suburra con Gué Pequeno e la produzione di Dr Cream, già edito ovviamente.

 

 

7 per Soli Assieme di Uzi Lvke. Tratto dall’album No Face Forever, il singolo di Uzi Lvke è un qualcosa di intenso, profondo, magico, completo da ogni punto di vista anche grazie alla produzione di Dogslife e Master Code. Uzi Lvke è un giovane artista molto valido e talentuoso, che sicuramente meriterebbe molta più attenzione di quella che ha.

 

 

7 per Sanremo Freestyle di Shade. Dopo l’esperienza sanremese non proprio idilliaca, Shade è tornato a fare quello che gli riesce meglio: il freestyle. In un minuto e senza censura alcuna ci racconta come ha vissuto il Festival, tra rime, punclines e frecciatine non proprio velate.

 

 

 

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